Lettera aperta riguardo le trivellazioni nei mari del Salento

ph Maria Aurora Trentadue

IN DIFESA DEL MARE DELLA PUGLIA E DELLE COSTE DEL SALENTO

Alla c. a. del Dott. Marcello Gaballo
“Spigolature Salentine”
https://spigolaturesalentine.wordpress.com/

Gentilissimo Dott. Marcello Gaballo,

mi è giunta una preoccupante comunicazione scritta (riportata di seguito
integralmente) da parte della Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna,
professore associato di Matematica Applicata a Los Angeles, che mi
scrive in merito a nuovi pozzi di petrolio che dovrebbero sorgere lungo
le coste del Salento.

Da diversi anni la Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna cerca di sensibilizzare
le comunità e i cittadini sui pericoli delle trivellazioni selvagge nei
mari italiani.

Come cittadini italiano, pugliese e salentino, mi sento in
dovere di trasmettere anche a Lei ed a tutti gli “Spigolatori Salentini
le comunicazioni pervenutemi da parte dell’insigne ricercatrice italiana
che sollecita attenzione ed interventi immediati da parte delle
istituzioni, dei cittadini e degli organi d’informazione del Salento.

Aderisco civilmente e moralmente al fianco degli abitanti delle Isole
Tremiti e del Gargano contro le trivellazioni in mare per l’estrazione
del petrolio, ed oggi ritengo che la tutela dell’ambiente del nostro
Salento contro i gravi rischi dell’estrazione petrolifera sia una
priorità irrinunciabile per tutti noi.

Confido che Lei e gli “Spigolatori Salentini” saprete offrire la giusta
attenzione alle allarmate e allarmanti comunicazioni della Prof.ssa
Maria Rita D’Orsogna, perché la sua non resti una “vox clamans in
deserto”.

Cordiali saluti.

Beniamino Piemontese

Lecce, 27 luglio 2011
Allegato:
COMUNICAZIONE

Da:     “D’Orsogna, Maria-Rita R” <dorsogna@csun.edu>
A:      messapi.info@gmail.com <messapi.info@gmail.com>
CC:      mikedicarlo@gmail.com <mikedicarlo@gmail.com>
Oggetto: Trivelle in Puglia – Northern Petroleum concessioni d149 e d71
Data:   Tue, 26 Jul 2011 09:38:20 -0700 (26/07/2011 18:38:20)
Gentile Signor Piemontese,

Mi chiamo Maria Rita D’Orsogna, sono professore associato di Matematica Applicata a Los Angeles e le scrivo in merito a nuovi pozzi di petrolio che dovrebbero sorgere lungo la costiera del Salento.
Da diversi anni cerco di sensibilizzare le comunità e i cittadini sui
pericoli delle trivellazioni selvagge in Italia.
Sono stata diverse volte in Puglia a tenere conferenze informative
e ho collaborato come consulente scientifico nella stesura di ricorsi al TAR contro le trivelle Petroceltic al largo delle isole Tremiti.

Come forse lei saprà  la ditta Northern Petroleum programma di avviare il suo iter burocratico per trivellare le coste del basso Adriatico. Le località interessate sono Bari, Monopoli, Polignano a mare, Brindisi, Fasano, Cisternino, Ostuni, Carovigno, Meledugno, Otranto, Giurdignano, Uggiano La Chiesa, Torre Guaceto, Macchia San Giovanni, Punta della Contessa, Foce Canale Giancola, Rauccio, Aquatina Frigole, Torre Veneri, Le Cesine, Torre dell’Orso, Palude dei Tamari, Laghi Alimini, Santa Maria di Leuca, Posidonieto Capo San Gregorio, Punta Ristola.

In particolare, le concessioni d149 e d71 prevedono indagini esplorative con la tecnica dell’airgun e l’installazione di pozzi estrattivi a una ventina di chilometri dalla riva, in zone altamente turistiche e naturalistiche con ben nove aree protette.

Le attività petrolifere, nella mia opinione di scienziato indipendente, sono incompatibili con l’attuale assetto della riviera pugliese, perché rilasciano inquinanti nel mare che possono causare danni ai pesci (spiaggiamento, deformazioni e malattie), all’uomo, al turismo e all’economia e perché portano con se rischi di scoppi e perdite di petrolio.
In più il petrolio estratto nei mari di Puglia non sarà sufficiente da
apportare vantaggi all’economia italiana, tanto più che la Northern
Petroleum è una ditta inglese che può liberamente vendere il suo
petrolio al miglior offerente. Solo il 4% della ricchezza estratta in
mare resterà alle comunità locali.

Le estrazioni di petrolio non hanno portato ricchezza a nessuna comunità estrattiva, in nessuna parte del mondo. Basti solo pensare che lungo le coste est ed ovest degli Stati Uniti il limite per le trivelle è di 160 km da riva e qui vorrebbero completare operazioni petroliere a si e no 20 km da riva.

Il Ministero dell’Ambiente deve ancora rilasciare il suo nulla osta per autorizzare queste attività petrolifere e c’è la possibilità per enti,
comuni e cittadini di far sentire la propria voce relativamente le
concessioni d149 e d71 secondo quanto previsto da leggi italiane ed
europee. Spero che in qualche modo lei possa essere fra questi e inviare un testo di contrarietà al Ministero dell’Ambiente, come una forma di democrazia partecipata.

Qui le istruzioni con relativi indirizzi di posta elettronica e testi
base:
http://dorsogna.blogspot.com/2011/07/affondiamo-la-northern-petroleum.html

Qui ci sono esempi di altri comuni Abruzzesi che hanno mandato i loro testi a  suo tempo contro simili pozzi petroliferi e che potrebbero essere utlii come traccia:
http://www.csun.edu/~dorsogna/nodrill/Ombrina_D.30.B.C-MD_concessione/

Grazie mille, per qualsiasi informazione sono a disposizione.

Maria Rita D’Orsogna

Associate Professor Mathematics Department
California State University at Northrigde
Los Angeles, CA

dorsogna@csun.edu
NOTA

La presente comunicazione è stata già inviata a:
PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI LECCE
DIFENSORE CIVICO DELLA PROVINCIA DI LECCE
DIFENSORE CIVICO EMERITO DELLA PROVINCIA DI LECCE
SINDACO DI OTRANTO

e p. c. a:

Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna
Associate Professor Mathematics Department
California State University at Northrigde
Los Angeles, CA

Prof. Michele Eugenio Di Carlo
Presidente del Comitato “per la tutela del mare del Gargano”

Mittente:
Sig. Beniamino Piemontese
Lecce
Socio fondatore dell’Associazione Ideale “Osservatorio Torre di
Belloluogo” – www.torredibelloluogo.com
Autore del sito web Messapi.info – www.messapi.info

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64 Commenti a Lettera aperta riguardo le trivellazioni nei mari del Salento

  1. Appello della Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna contro il rilascio delle concessioni d149 e d71 alla Northern Petroleum

    Lettera a:
    Sen. Giorgio de Giuseppe – Difensore Civico della Provincia di Lecce
    Dott. Luciano Cariddi – Sindaco di Otranto

    ………
    e p. c. a:

    Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna
    Associate Professor Mathematics Department
    California State University at Northrigde
    Los Angeles, CA

    Prof. Michele Eugenio Di Carlo
    Presidente del Comitato “per la tutela del mare del Gargano”

    Sig. Beniamino Piemontese
    Socio dell’Associazione Ideale Osservatorio Torre di Belloluogo

    ………
    Oggetto:
    Appello della Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna contro il rilascio delle concessioni d149 e d71 alla Northern Petroleum

    Illustrissimo Difensore Civico Provinciale Sen Giorgio de Giuseppe,
    Illustrissimo Sindaco di Otranto Dott. Luciano Cariddi,

    l’appello della Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna contro il rilascio delle concessioni alla Northern Petroleum da parte del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare è fondato, sensato e ragionevole, e mi allarma e mi inquieta.
    L’ipotesi del rilascio delle autorizzazioni richieste dalla società petrolifera straniera da parte dello Stato Italiano per condurre attività di ricerca finalizzate all’estrazione di petrolio dai fondali marini delle acque del Salento e della Puglia rappresenta di per sé una vera iattura per le popolazioni e per l’ambiente perché non solo sarebbe l’atto preliminare dello sfruttamento delle risorse naturali -che sono
    un bene prezioso e scarso- ma comporterebbe inoltre l’aggravante di costituire un pericolo devastante contro le vere fonti di ricchezza e di reddito della nostra terra: l’ambiente, l’arte, la cultura, il benessere, la natura, il mare, il turismo, la storia.
    L’eventualità del rilascio delle suddette autorizzazioni da parte del competente Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare sarebbe una contraddizione in termini perché non c’è TUTELA
    DELL’AMBIENTE, DEL TERRITORIO E DEL MARE senza la negazione ed il respingimento di tali richieste di autorizzazione ad attività di ricerca ed estrazione di petrolio sottomarino, per le immaginabili conseguenze negative a carico dell’Ambiente, del Territorio e del Mare del nostro Salento, della nostra Puglia, della nostra Italia.
    Per questi motivi la scrivente aderisce civilmente e moralmente all’appello lanciato dalla Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna e chiede e sollecita le SS. LL. Ill.me a voler assumere una posizione di coscienza e ad intervenire con tutto il peso della propria carica istituzionale manifestando una posizione istituzionale chiara e forte su questa delicatissima questione, a difesa delle popolazioni della Provincia di Lecce e del Comune di Otranto.

    Con osservanza.

    Carla De Nunzio

    ………
    Mittente:
    Prof.ssa Carla De Nunzio
    Associazione Ideale Osservatorio Torre di Belloluogo
    http://www.torredibelloluogo.com

  2. Gentilissimo Dott. Marcello Gaballo,
    apprezzo molto il sostegno che, grazie alla Sua sensibilità, “Spigolature Salentine” sta dando all’appello lanciato dalla Prof.ssa D’Orsogna ospitando il testo della sua comunicazione rivolta alle istituzioni, alle associazioni e al mondo del volontariato.
    Le sarei grata se Lei volesse aggiungere -a commento della lettera di mio marito Beniamino e dell’intervento della Prof.ssa D’Orsogna- quanto da me scritto oggi al Difensore Civico della Provincia di Lecce e al Sindaco di Otranto.
    RingraziandoLa anticipatamente, Le porgo i più cordiali saluti.
    Carla De Nunzio

    Appello della Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna contro il rilascio delle concessioni d149 e d71 alla Northern Petroleum

    Lettera a:
    Sen. Giorgio de Giuseppe – Difensore Civico della Provincia di Lecce
    Dott. Luciano Cariddi – Sindaco di Otranto

    ………
    e p. c. a:

    Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna
    Associate Professor Mathematics Department
    California State University at Northrigde
    Los Angeles, CA

    Prof. Michele Eugenio Di Carlo
    Presidente del Comitato “per la tutela del mare del Gargano”

    Sig. Beniamino Piemontese
    Socio dell’Associazione Ideale Osservatorio Torre di Belloluogo

    ………
    Oggetto:
    Appello della Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna contro il rilascio delle concessioni d149 e d71 alla Northern Petroleum

    Illustrissimo Difensore Civico Provinciale Sen Giorgio de Giuseppe,
    Illustrissimo Sindaco di Otranto Dott. Luciano Cariddi,

    l’appello della Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna contro il rilascio delle concessioni alla Northern Petroleum da parte del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare è fondato, sensato e ragionevole, e mi allarma e mi inquieta.
    L’ipotesi del rilascio delle autorizzazioni richieste dalla società petrolifera straniera da parte dello Stato Italiano per condurre attività di ricerca finalizzate all’estrazione di petrolio dai fondali marini delle acque del Salento e della Puglia rappresenta di per sé una vera iattura per le popolazioni e per l’ambiente perché non solo sarebbe l’atto preliminare dello sfruttamento delle risorse naturali -che sono
    un bene prezioso e scarso- ma comporterebbe inoltre l’aggravante di costituire un pericolo devastante contro le vere fonti di ricchezza e di reddito della nostra terra: l’ambiente, l’arte, la cultura, il benessere, la natura, il mare, il turismo, la storia.
    L’eventualità del rilascio delle suddette autorizzazioni da parte del competente Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare sarebbe una contraddizione in termini perché non c’è TUTELA
    DELL’AMBIENTE, DEL TERRITORIO E DEL MARE senza la negazione ed il respingimento di tali richieste di autorizzazione ad attività di ricerca ed estrazione di petrolio sottomarino, per le immaginabili conseguenze negative a carico dell’Ambiente, del Territorio e del Mare del nostro Salento, della nostra Puglia, della nostra Italia.
    Per questi motivi la scrivente aderisce civilmente e moralmente all’appello lanciato dalla Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna e chiede e sollecita le SS. LL. Ill.me a voler assumere una posizione di coscienza e ad intervenire con tutto il peso della propria carica istituzionale manifestando una posizione istituzionale chiara e forte su questa delicatissima questione, a difesa delle popolazioni della Provincia di Lecce e del Comune di Otranto.

    Con osservanza.

    Carla De Nunzio

    ………
    Mittente:
    Prof.ssa Carla De Nunzio
    Associazione Ideale Osservatorio Torre di Belloluogo
    http://www.torredibelloluogo.com

  3. LA GAZZETTA DI LECCE (pagine locali de La Gazzetta del
    Mezzogiorno) dedica oggi un articolo dal titolo “Difendiamo il mare
    salentino dalle multinazionali del petrolio” riguardante una
    interrogazione del Sen. Rosario Giorgio Costa (Pdl).
    Se tutti i parlamentari salentini si rivolgessero contro le
    trivellazioni, sarbbe buona cosa.
    chissà che l’intervento di Spigolature salentine non risvegli i
    dormienti… chissà!

    Buon lavoro

  4. Al Dist.mo Dott. Antonio Maria Gabellone
    PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI LECCE

    e p. c. a:

    Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna
    Associate Professor Mathematics Department
    California State University at Northrigde
    Los Angeles, CA

    Prof. Michele Eugenio Di Carlo
    Presidente del Comitato “per la tutela del mare del Gargano”

    Dott. Marcello Gaballo
    Spigolature Salentine.it

    Oggetto:
    Pubblicazione sul sito http://www.spigolaturesalentine.it della “Lettera a
    tutti gli Spigolatori Salentini” riguardo le trivellazioni nei mari del
    Salento (29 luglio 2011)

    Distintissimo Signor Presidente della Provincia di Lecce Dott. Antonio
    Maria Gabellone,

    nel mentre leggo con vivo interesse sulla “Gazzetta di Lecce” di oggi
    l’articolo intitolato “Difendiamo il mare salentino dalle multinazionali
    del petrolio” riguardante l’interrogazione parlamentare presentata in
    data 6 luglio u. s. dal Sen. Rosario Giorgio Costa (Pdl) contro le
    autorizzazioni alle trivellazioni nel mare di Puglia e del Salento, e
    considerando che sarebbe cosa buona se tutti i parlamentari salentini
    seguissero l’esempio del nostro esimio Senatore Costa di Matino (Le), mi
    permetto di segnalarLe la pubblicazione dell’intervento intitolato
    “Lettera a tutti gli Spigolatori Salentini” riguardante la netta
    contrarietà alle trivellazioni nei mari del Salento pubblicata oggi con
    grande evidenza dall’importante sito web “Spigolature Salentine” a cura
    del Dott. Marcello Gaballo.
    Eccone di seguito il testo.
    Con ossequio.
    Beniamino Piemontese
    Lecce

    Lettera a tutti gli “Spigolatori Salentini” riguardo le trivellazioni
    nei mari del Salento (29 luglio 2011)

    IN DIFESA DEL MARE DELLA PUGLIA E DELLE COSTE DEL SALENTO

  5. Osservazioni contro le Concessioni D71 BR-EL e D149 BR-EL Northern Petroleum inviate dal Centro Studi Martella di Peschici al Ministero dell’Ambiente e Ministero per i Beni e le Attività Culturali

    Centro Studi Martella
    c/o Hotel d’Amato
    Località Arenazzo
    71010 Peschici (FG)

    Ministero dell’Ambiente
    Direzione per la Salvaguardia Ambientale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare – Divisione III
    Attenzione: Concessione d71 FR-NP e d149 DR-NP Northern Petroleum
    Via Cristoforo Colombo, 44
    00147 – Roma

    e p.c. : Ministero per i Beni e le Attività Culturali
    Direzione Generale per la Qualità e la Tutela del Paesaggio e l’Arte Contemporanea
    Via San Michele, 22
    00153 – Roma

    Oggetto : Osservazioni contro le Concessioni D71 BR-EL e D149 BR-EL Northern Petroleum

    Con la presente comunicazione, il Centro Studi “Giuseppe Martella di Peschici”, parte integrante della Rete nazionale contro le trivellazioni nel mare Adriatico e nel mar Ionio, intende esprimere un deciso NO all’attività di ricerca e sfruttamento di idrocarburi lungo le coste del basso Adriatico da parte della ditta britannica Northern Petroleum, secondo le concessioni d71 FR-NP e d149 DR-NP, rese note sul sito del Ministero dell’Ambiente.
    I progetti in esame riguardano le ispezioni sismiche con l’invasiva tecnica air gun a soli 25 chilometri da riva e la possibile installazione di pozzi per la ricerca e l’estrazione di idrocarburi.

    La Northern Petroleum afferma di voler inizialmente eseguire ispezioni sismiche per 50 giorni lungo un tracciato di ben 4300 chilometri, attività propedeutica alla trivellazione di pozzi esplorativi. In caso di successo è presumibile che seguiranno installazioni di piattaforme petrolifere che potrebbero restare attive per decenni nei mari pugliesi.
    Senz’altro non è una strada che ci porterebbe all’indipendenza dal petrolio straniero, né darà proventi economici significativi all’Italia poiché ci spetterà una percentuale molto bassa dell’introito economico che la Northern Petroleum potrebbe realizzare dalla coltivazione degli eventuali pozzi petroliferi.
    Fra l’altro, la qualità del petrolio italiano, come documentato da vari studi scientifici, è pessima. Anzitutto è difficile da estrarre, a causa della profondità, è “amaro” perché la presenza dei gas sulfurei lo rende altamente corrosivo, e pesante perché la struttura molecolare degli idrocarburi è troppo lunga per poter ottenerne benzina. L’hydrogen sulfide (H2S), inoltre, è considerato un veleno ad ampio spettro poiché può danneggiare diversi apparati anatomici (impedisce all’ossigeno di arrivare alle cellule). E’ un gas facilmente infiammabile e la tossicità è addirittura paragonabile al cianuro. Siccome il petrolio è difficile da estrarre, si ricorre all’eliminazione in loco dello scarto sulfureo mediante un processo di desolforazione e i residui incendiati vengono rilasciati nell’atmosfera. Basti pensare che una sola piattaforma petrolifera rilascia nel mare circa 90mila tonnellate di inquinamento: un risultato davvero inquietante.

    Occorre quindi porsi in un ottica globale e valutare la totalità del progetto in esame e le sue conseguenze future, a lungo termine. Da questo punto di vista, il documento di VIA sottomesso dalla Northern Petroleum è da considerarsi incompleto ed estremamente fuorviante. E’ infatti singolare che nella VIA vi sia una lunga discussione sulla presunta necessità in Italia di estrarre petrolio dal territorio e dai mari nazionali, ma che invece non si faccia menzione alcuna dei possibili impatti ambientali, in termini di subsidenza, scoppi di pozzi, rilasci a mare di sostanze tossiche come fanghi e fluidi perforanti o acque di risulta che possono diffondere per decine di chilometri dai punti di emissione. Questo né in generale, né nel particolare della realtà pugliese interessata dalle concessioni d149 FR-NP e d71 DR-NP.

    Gli strumenti utilizzati per trivellare nel mare è, com’è noto l’air-gun, ossia violenti spari d’aria compressa per individuare i giacimenti sotterranei. L’air gun è una tecnica invasiva che danneggia flora e fauna marine, come documentato più e più volte nella letteratura mondiale, e che può causare perdita dell’udito e del senso dell’orientamento nei cetacei o lesioni a volte mortali. Tra le numerose specie messe a rischio ci sono anche capodogli e delfini, periodicamente avvistati lungo le coste pugliesi, abruzzesi e molisane, e specie minori e bentonitiche, fondamentali per garantire un buon pescato.
    La Northern Petroleum minimizza gli effetti negativi dell’air gun, mentre diversi articoli scientifici mostrano il contrario. Uno degli studi più recenti dal titolo “Sometimes Sperm Whales (Physeter macrocephalus) Cannot Find Their Way Back to the High Seas: A Multidisciplinary Study on a Mass Stranding”, condotto da una equipe internazionale esperta sui comportamenti delle specie marine, pubblicato nel Maggio 2011 su Plos-One, afferma che fra le cause possibili dello spiaggiamento dei sette capodogli avvenuto nel dicembre 2009 nel mare di Puglia (precisamente a Foce Varano-Capojale (FG), non sono da escludersi le ispezioni sismiche marine.

    Nella VIA non sono neppure menzionati i possibili impatti all’economia costiera delle comunità interessate che, allo stato attuale, è totalmente incompatibile con lo sfruttamento di idrocarburi. Il turismo di Otranto, Lecce e Monopoli è assolutamente INCONCILIABILE con possibili piattaforme, oleodotti, transito petroliere, scoppi accidentali o sversamenti a mare… Il territorio è a forte vocazione turistica, quindi scegliere il contrario significherebbe trasformare un patrimonio di importanza inestimabile in un distretto industriale. Insomma, un vero e proprio vilipendio al turismo. Per noi la risposta, nonché la scelta più giusta, è scontata: turismo.
    La zona proposta dalla Northern Petroleum per eseguire sondaggi sismici e successivamente – se lo riterrà opportuno – per trivellare il fondale marino, è di alto valore naturalistico, turistico-recettivo ed ha nella qualità del pescato il suo fiore all’occhiello.
    L’area scelta dalla Northern Petroleum è, come il Ministero dell’Ambiente ben sa, nelle strette vicinanze di ben nove siti di interesse comunitario, la Rete Natura 2000, ritenuta a ragione il principale strumento per la protezione della biodiversità in Europa, e di varie zone di ripopolamento ittico, strumentali per la crescita dell’industria della pesca in Puglia. Per alcuni siti di interesse comunitario la Northern Petroleum afferma che date le loro distanze dalle concessioni d71 FR-NP e d149 DR-NP – che variano fra i 10 e i 30 chilometri – e dato il carattere temporaneo delle operazioni air gun, gli impatti ambientali saranno nulli.

    Queste affermazioni sono da considerarsi inaccettabili, considerato che – come abbiamo già detto – lo scopo finale della Northern Petroleum è estrarre petrolio per i prossimi decenni e non solo eseguire ispezioni sismiche per 50 giorni, e visto che la protezione di aree naturalistiche di pregio o di ripopolamento ittico dovrebbe essere di primaria importanza, per la loro grande valenza ambientale ed economica. In altri paesi come in Norvegia o lungo le coste pacifiche ed atlantiche degli USA, le zone in cui è vietato trivellare, eseguire sondaggi sismici e in generale operazioni petrolifere è dell’ordine delle centinaia di chilometri da riva, e non dieci, per garantire l’assoluta integrità del mare e delle attività esistenti.

    Più in generale, la petrolizzazione dell’Adriatico meridionale, in cui rientra il progetto Northern Petroleum, è in totale contrasto con l’attuale assetto delle nostre coste e stravolgerebbe l’industria del turismo, basata su un’immagine di territorio sano e sostenibile. Le attività proposte dalla Northern Petroleum non porteranno nulla di buono alla Puglia. Essendo inglese, la ditta proponente è libera di vendere derivati petroliferi su mercati internazionali e non necessariamente a commercializzarli in Italia.
    Nella migliore delle ipotesi, la Northern Petroleum potrebbe produrre solo una piccola percentuale del fabbisogno nazionale di petrolio, con pochi vantaggi per la collettività italiana, che continuerà ad importare idrocarburi dall’estero. Basti pensare che il 94% del greggio utilizzato oggi in Italia è importato, nonostante la nostra nazione ospiti il maggior giacimento di petrolio d’Europa, precisamente in Basilicata. La storia di quella regione insegna che le trivellazioni, in terra o in mare, non portano benessere alle comunità locali, ma solo inquinamento e peggioramento della qualità della vita. In Basilicata estraggono petrolio da circa quindici anni, eppure il costo della benzina anziché diminuire, aumenta. I danni si ripercuotono anche su piante, vegetali e vigneti, che non riescono più a produrre vini di buona qualità, quindi si ha un’agricoltura “al petrolio”. Il dato inquietante e che ci preoccupa è davvero che la regione lucana ha raggiunto un tasso molto elevato di malattie tumorali, soprattutto nei bambini.
    Ma non finisce qui, poiché bisogna considerare gli eventuali incidenti petroliferi accaduti negli ultimi anni, Ad esempio, quello del Golfo del Messico 2010, il più grande disastro della storia ambientale negli Usa.

    La petrolizzazione dell’Adriatico meridionale, del mar Ionio da parte della Northern Petroleum

    Data la posizione geografica e la bellezza dell’Italia, una nazione più lungimirante della nostra incentiverebbe con più convinzione la produzione di energia sostenibile, investimento di gran lunga più saggio e economicamente conveniente delle estrazioni di petrolio.

    La presente lettera è da intendersi ai sensi dell’articolo 6, comma 9 della legge 8 luglio 1986 n.349, che consente a ogni cittadino italiano di presentare in forma scritta le proprie osservazioni sui progetti sottoposti a Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) e ai sensi del trattato di Aarhus. Quest’ultimo, recepito anche dall’Italia, afferma che le popolazioni hanno il diritto di esprimere la propria opinione su proposte ad alto impatto ambientale e che l’opinione dei cittadini deve essere vincolante.

    Esortiamo dunque i Ministeri a bocciare i progetti Northern Petroleum e tutti gli altri a venire, in rispetto dell’Adriatico, della volontà popolare e della legislazione vigente.

    Peschici 27 luglio 2011

    Il Presidente del Centro Studi Giuseppe Martella di Peschici

    Teresa Maria Rauzino

  6. Osservazioni contro le Concessioni D71 BR-EL e D149 BR-EL Northern Petroleum inviate dal Centro Studi Martella di Peschici al Ministero dell’Ambiente e Ministero per i Beni e le Attività Culturali

    Comitato per la tutela del mare del Gargano
    Piazzale Aldo Moro n. 24
    71019 Vieste (FG)

    Al Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare
    Direzione per la Salvaguardia Ambientale – Divisione III
    Attenzione: Concessione d71 FR-NP e d149 DR-NP Northern Petroleum
    Via Cristoforo Colombo, 44
    00147 – Roma

    p.c.: Ministero per i Beni e le Attività Culturali
    Direzione Generale per la Qualità e la Tutela del Paesaggio e l’Arte Contemporanea
    Via San Michele, 22
    00153 – Roma
    Oggetto: Osservazioni contro Concessione d71 FR-NP e d149 DR-NP Northern Petroleum.

    Con la presente il Comitato per la tutela del mare del Gargano, che ha tra i propri compiti statutari la salvaguardia dell’ecosistema marino, la tutela della salute delle popolazioni garganiche, la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui temi della salubrità del mare e dei rischi per la salute umana derivanti dall’inquinamento dello stesso, già organizzatore della manifestazione del 24 aprile 2010 a Lesina contro il parere positivo espresso dall’ufficio valutazione di impatto ambientale alla richiesta della società irlandese Petrolceltic Elsa, parte integrante della Rete nazionale contro le trivellazioni nel mare Adriatico e nel mar Ionio, esprime, come già fatto per le aree adiacenti alle isole Tremiti, la propria contrarietà alle ispezioni sismiche e all’installazione dei pozzi petroliferi d71 FR-NP e d149 DR-NP per la ricerca di idrocarburi, come proposto dalla Northern Petroleum di Londra. Non possiamo permettere tacitamente che pozzi sorgano lungo il litorale pugliese, a circa 25 km dalla riva, in quanto, se approvati tali pozzi rappresenterebbero l’inizio di una vera e propria aggressione dell’Adriatico meridionale da parte di ditte petrolifere straniere con gravi danni e ripercussioni negative anche sulle attività umane che si svolgono sul Gargano.
    Oltretutto, la VIA prevede l’uso di tecniche invasive come l’air gun con danni alla pesca, ripercussioni estremamente negative sulla salute e sulla vita stessa degli animali del mare, realizzazione di pozzi esplorativi che potrebbero restare nei nostri mari per decenni, se produttivi. Il progetto della Northern Petroleum non mette in nessuna evidenza l’inevitabile uso di fanghi e fluidi perforanti e la produzione di acque di risulta altamente tossiche che ogni pozzo, preliminare o permanente, comporta. La Northern Petroleum non menziona neppure i pericoli di subsidenza, scoppi, inquinamento e semplicemente ignora gli effetti disastrosi sull’attività della pesca, già fortemente minacciata da scarichi velenosi di tutti i tipi, o sul settore turismo che è una delle attività prevalenti della Puglia.
    Il mare Adriatico deve essere difeso e tutelato dall’attività estrattiva del petrolio, inclusi i progetti in esame, che sono da ritenersi in forte e totale contrasto con l’ambiente, l’economia, la storia, le tradizioni della Puglia e delle sue coste. Una Puglia che deve difendere ad ogni costo il turismo di qualità, la pesca, l’agricoltura, la salute dei cittadini, la sua consolidata immagine di territorio sano.
    L’estrazione di scarse quantità di petrolio pesante, ricco di zolfo, con guadagni irrisori da parte dello Stato, non deve e non può giustificare l’aggressione alle nostre attività produttive, alla nostra salute, al nostro territorio.
    La presente è da intendersi ai sensi dell’articolo 6, comma 9 della legge 8 luglio 1986 n.349, che consente ai cittadini di presentare osservazioni sui progetti sottoposti a VIA e ai sensi del trattato di Aarhus che, recepito anche in Italia, consente alle popolazioni il diritto di esprimersi su proposte ad alto impatto ambientale, rendendo l’opinione dei cittadini vincolante. Rinnoviamo, quindi, la preghiera affinchè i Ministeri competenti
    boccino i progetti della Northern Petroleum, rispettando la volontà delle popolazioni della Puglia e dell’Adriatico, sancita e conclamata anche dalla regione Puglia.

    Vieste, 25 luglio 2011

    Michele Eugenio Di Carlo
    Presidente Comitato per la tutela del mare del Gargano

  7. Le Osservazioni dal Centro Studi Martella di Peschici e dal Comitato di tutela del mare del Gargano contro le Concessioni D71 BR-EL e D149 BR-EL Northern Petroleum inviate al Ministero dell’Ambiente e Ministero per i Beni e le Attività Culturali insieme a numerose altre opposizioni inviate finora al Ministero da Associazioni, Chiese, e cittadini sono scaricabili nel data base della prof.ssa Maria Rita d’Orsogna al seguente indirizzo web: http://www.csun.edu/~dorsogna/nodrill/NorthernPetroleum_D.149.DR.NP/

    Imitateci, prendendo spunto dalle nostre Osservazioni, per inviare le vostre. Avete tempo fino al 2 agosto.

  8. Vieste, 29 luglio 2011

    Gentile Direttore.
    trasmetto le osservazioni redatte dal Comitato per la tutela del mare
    del Gargano al Ministero dell’Ambiente contro le concessioni d149 e d71
    alla Northern Petroleum, con preghiera di pubblicare anche la lettera che rivolgo alla stampa locale, provinciale e regionale che fornisce le informazioni necessarie affinché entro il 2 agosto 2011 (termine ultimo per produrre le osservazioni) cittadini e associazioni siano messi in condizione di produrre osservazioni utilissime e necessarie per difendere il nostro territorio.
    Con i miei più cordiali saluti e gli auguri di buon lavoro.

    Michele Eugenio Di Carlo
    Presidente del Comitato per la tutela del mare del Gargano

    LETTERA ALLA STAMPA
    Nel trasmettere alla stampa le osservazioni al Ministero dell’
    Ambiente redatte del Comitato per la tutela del mare del Gargano contro
    le concessioni alla Northern Petroleum, relative al medio e basso
    Adriatico, ritengo doveroso ringraziare Maria Rita D’Orsogna,
    professore associato di Matematica Applicata presso l’Università di Los
    Angeles, per aver fornito anche in questa occasione il supporto tecnico-
    scientifico necessario a analizzare i fatti e a scrivere le
    osservazioni stesse.
    E’ stata la Dottoressa Maria Rita D’Orsogna a comunicarci che la
    società Northern Petroleum intende avviare l’iter burocratico per
    trivellare le coste del medio e basso Adriatico con le seguenti
    località interessate: Bari, Monopoli, Polignano a mare, Brindisi,
    Fasano, Cisternino, Ostuni, Carovigno, Meledugno, Otranto, Giurdignano,
    Uggiano La Chiesa, Torre Guaceto, Macchia San Giovanni, Punta della
    Contessa, Foce Canale Giancola, Rauccio, Aquatina Frigole, Torre
    Veneri, Le Cesine, Torre dell’Orso, Palude dei Tamari, Laghi Alimini,
    Santa Maria di Leuca, Posidonieto Capo San Gregorio, Punta Ristola.
    Le concessioni d149 e d71 prevedono indagini esplorative con la
    tecnica dell’airgun e l’installazione di pozzi estrattivi a una ventina
    di chilometri dalla riva, in zone altamente turistiche e naturalistiche
    con ben nove aree protette e rilascio di sostanze inquinanti dannose
    alla fauna marina, all’uomo e alle sue attività economiche.
    Danni incalcolabili in cambio del solo 4% dei ricavi del petrolio
    estratto.
    Ancora pochi giorni per produrre da parte di cittadini e associazioni
    le osservazioni al ministero dell’ambiente seguendo le indicazioni
    della Prof.essa D’Orsogna:
    http://dorsogna.blogspot.com/2011/07/affondiamo-la-northern-
    petroleum.html

    Michele Eugenio Di Carlo
    Presidente Comitato per la tutela del mare del Gargano

    Allegato:

    OSSERVAZIONI AL MINISTERO DELL’AMBIENTE DEL COMITATO PER LA TUTELA
    DEL MARE DEL GARGANO

    Comitato per la tutela del mare del Gargano
    Piazzale Aldo Moro n. 24
    71019 Vieste (FG)

    Al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
    Direzione per la Salvaguardia Ambientale – Divisione III
    Attenzione: Concessione d71 FR-NP e d149 DR-NP Northern Petroleum
    Via Cristoforo Colombo, 44
    00147 – Roma

    p.c.: Ministero per i Beni e le Attività Culturali
    Direzione Generale per la Qualità e la Tutela del Paesaggio e l’Arte
    Contemporanea
    Via San Michele, 22
    00153 – Roma

    Oggetto: Osservazioni contro Concessione d71 FR-NP e d149 DR-NP
    Northern Petroleum.

    Con la presente il Comitato per la tutela del mare del Gargano, che
    ha tra i propri compiti statutari la salvaguardia dell’ecosistema
    marino, la tutela della salute delle popolazioni garganiche, la
    sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui temi della salubrità del
    mare e dei rischi per la salute umana derivanti dall’inquinamento dello
    stesso, già organizzatore della manifestazione del 24 aprile 2010 a
    Lesina contro il parere positivo espresso dall’ufficio valutazione di
    impatto ambientale alla richiesta della società irlandese Petrolceltic
    Elsa, parte integrante della Rete nazionale per la difesa e la
    valorizzazione del mare Adriatico e del mar Ionio, esprime, come già
    fatto per le aree adiacenti alle isole Tremiti, la propria contrarietà
    alle ispezioni sismiche e all’installazione dei pozzi petroliferi d71
    FR-NP e d149 DR-NP per la ricerca di idrocarburi, come proposto dalla
    Northern Petroleum di Londra. Non possiamo permettere tacitamente che
    pozzi sorgano lungo il litorale pugliese, a circa 25 km dalla riva, in
    quanto, se approvati tali pozzi rappresenterebbero l’inizio di una vera
    e propria aggressione dell’Adriatico meridionale da parte di ditte
    petrolifere straniere con gravi danni e ripercussioni negative anche
    sulle attività umane che si svolgono sul Gargano.

    Oltretutto, la VIA prevede l’uso di tecniche invasive come l’air gun
    con danni alla pesca, ripercussioni estremamente negative sulla salute
    e sulla vita stessa degli animali del mare, realizzazione di pozzi
    esplorativi che potrebbero restare nei nostri mari per decenni, se
    produttivi. Il progetto della Northern Petroleum non mette in nessuna
    evidenza l’inevitabile uso di fanghi e fluidi perforanti e la
    produzione di acque di risulta altamente tossiche che ogni pozzo,
    preliminare o permanente, comporta. La Northern Petroleum non menziona
    neppure i pericoli di subsidenza, scoppi, inquinamento e semplicemente
    ignora gli effetti disastrosi sull’attività della pesca, già fortemente
    minacciata da scarichi velenosi di tutti i tipi, o sul settore turismo
    che è una delle attività prevalenti della Puglia.

    Il mare Adriatico deve essere difeso e tutelato dall’attività
    estrattiva del petrolio, inclusi i progetti in esame, che sono da
    ritenersi in forte e totale contrasto con l’ambiente, l’economia, la
    storia, le tradizioni della Puglia e delle sue coste. Una Puglia che
    deve difendere ad ogni costo il turismo di qualità, la pesca, l’
    agricoltura, la salute dei cittadini, la sua consolidata immagine di
    territorio sano.
    L’estrazione di scarse quantità di petrolio pesante, ricco di zolfo,
    con guadagni irrisori da parte dello Stato, non deve e non può
    giustificare l’aggressione alle nostre attività produttive, alla nostra
    salute, al nostro territorio.
    La presente è da intendersi ai sensi dell’articolo 6, comma 9 della
    legge 8 luglio 1986 n.349, che consente ai cittadini di presentare
    osservazioni sui progetti sottoposti a VIA e ai sensi del trattato di
    Aarhus che, recepito anche in Italia, consente alle popolazioni il
    diritto di esprimersi su proposte ad alto impatto ambientale, rendendo
    l’opinione dei cittadini vincolante. Rinnoviamo, quindi, la preghiera
    affinchè i Ministeri competenti boccino i progetti della Northern
    Petroleum, rispettando la volontà delle popolazioni della Puglia e dell’
    Adriatico, sancita e conclamata anche dalla regione Puglia.

    Vieste, 26 luglio 2011

    Michele Eugenio Di Carlo
    Presidente Comitato per la tutela del mare del Gargano

  9. All’Assessore Regionale alla qualità del territorio e aree protette
    Angela Barbanente

    All’Assessore Regionale alla tutela delle acque, difesa del suolo,
    risorse naturali
    Fabiano Amati

    All’Assessore Regionale all’Ambiente
    Lorenzo Nicastro

    Regione Puglia
    BARI

    Distintissimi Assessori Angela Barbanente, Fabiano Amati, Lorenzo
    Nicastro,

    noto e riconosciuto l’impegno che la Regione Puglia sta dimostrando
    nei confronti del governo nazionale, responsabile di voler trasformare
    la Puglia e la costa adriatico in distretto petrolifero, trasmetto alle
    SS.LL. in copia, per conoscenza e per competenza, le osservazioni al
    Ministro dell’Ambiente contro le concessioni d149 e d71 alla società
    inglese Northern Petroleum, redatte dal Comitato per la tutela del mare
    del Gargano, associazione attiva nella salvaguardia del territorio, del
    mare, della costa, organizzatrice della prima manifestazione del 24
    aprile 2010, a Lesina, contro il parere positivo espresso dalla
    commissione VIA alla Petrolceltic Elsa per le prospezioni sismiche al
    largo della costa del Gargano.
    Le osservazioni che seguono sono state redatte con i consigli e il
    supporto tecnico-scientifico della Dottoressa Maria Rita D’Orsogna,
    professore associato di Matematica Applicata presso l’Università di Los
    Angeles, consulente scientifico nella stesura di ricorsi al TAR contro
    la Petrolceltic, da anni impegnata nella sensibilizzazione di comunità,
    cittadini, associazioni, istituzioni sui rischi derivanti dalle
    trivellazioni selvagge in Italia.
    La Dottoressa Maria Rita D’Orsogna ci ha comunicato che la società
    Northern Petroleum intende avviare l’iter burocratico per trivellare le
    coste del basso Adriatico. Le località interessate sono Bari, Monopoli,
    Polignano a mare, Brindisi, Fasano, Cisternino, Ostuni, Carovigno,
    Meledugno, Otranto, Giurdignano, Uggiano La Chiesa, Torre Guaceto,
    Macchia San Giovanni, Punta della Contessa, Foce Canale Giancola,
    Rauccio, Aquatina Frigole, Torre Veneri, Le Cesine, Torre dell’Orso,
    Palude dei Tamari, Laghi Alimini, Santa Maria di Leuca, Posidonieto
    Capo San Gregorio, Punta Ristola.
    Le concessioni d149 e d71 prevedono, com’ è già noto alle SS.LL,
    indagini esplorative con la tecnica dell’airgun e l’installazione di
    pozzi estrattivi a una ventina di chilometri dalla riva, in zone
    altamente turistiche e naturalistiche con ben nove aree protette e
    rilascio di sostanze inquinanti dannose alla fauna marina, all’uomo e
    alle sue attività economiche.
    Danni incalcolabili in cambio del solo 4% dei ricavi del petrolio
    estratto.

    Con la presente esprimo la forte preoccupazione per il silenzio
    che avvolge queste nuove concessioni e per lo scarso impegno di
    cittadini e associazioni che possono produrre osservazioni entro il 2
    agosto.

    In conclusione, chiedo alle SS.LL di adottare tutti gli atti
    necessari, come già ampiamente dimostrato per il mare del Gargano,
    affinché siano rigettate le pretese della Northern Petroleum.

    Cordiali saluti

    Michele Eugenio Di Carlo
    Presidente Comitato per la tutela del mare del Gargano

    Vieste, 28 luglio 2011

    Allegato:

    OSSERVAZIONI AL MINISTERO DELL’AMBIENTE

  10. Gentilissima Prof.ssa Carlo De Nunzio,
    a nome del Comitato per la tutela del mare del Gargano, La ringrazio per questo intervento utile e necessario.
    Cordiali saluti.

    Michele Eugenio Di Carlo
    Presidente del Comitato per la tutela del mare del Gargano

    —-Messaggio originale—-
    Da: torredibelloluogo@gmail.com
    Data: 29/07/2011 7.37
    A: “Sindaco di Otranto”, “Difensore
    Civico della Provincia di Lecce”
    Cc: “D’Orsogna, Maria-Rita R”, “Michele Eugenio Di
    Carlo”
    Ogg: Appello della Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna contro il
    rilascio delle concessioni d149 e d71 alla Northern Petroleum

    Agli Ill.mi Signori:

    Sen. Giorgio de Giuseppe – Difensore Civico della Provincia di Lecce

    Dott. Luciano Cariddi – Sindaco di Otranto

    ………
    Per conoscenza a:

    Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna
    Associate Professor Mathematics Department
    California State University at Northrigde
    Los Angeles, CA

    Prof. Michele Eugenio Di Carlo
    Presidente del Comitato “per la tutela del mare del Gargano”

    Sig. Beniamino Piemontese
    Socio dell’Associazione Ideale Osservatorio Torre di Belloluogo

    ………
    Oggetto:
    Appello della Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna contro il rilascio delle
    concessioni d149 e d71 alla Northern Petroleum

  11. Gentile Dr. Gaballo

    mi chiamo Maria Rita D’Orsogna e assieme a Beniamino Piemontese e Michele di Carlo stiamo organizzando la raccolta osservazioni/testi di protesta per la questione trivelle nel Salento. Grazie mille dell’attenzione per il problema.

    Il link orignale dell’appello è qui:
    http://dorsogna.blogspot.com/2011/07/affondiamo-la-northern-petroleum.html

    con tutte le istruzioni in merito. Purtroppo c’è una certa pigrizia e forse un certo timore reverenziale nello scrivere lettere al Ministero da parte della cittadinanza ma questo è veramente l’unico momento che abbiamo come cittadini di far sentire la nostra voce in un modo ufficiale.

    Se volesse scrivere un testo anche lei è veramente semplice. Qui il link con tutte le lettere mandate finora:
    http://www.csun.edu/~dorsogna/nodrill/NorthernPetroleum_D.149.DR.NP/

    Infine, sarebbe utile se si chiedesse a chi manda testi di inviare una copia anche a me, a questo indirizzo email, che le metto nel raccoglitore comune in alto. Serviranno se mai ci sarà l’ennesimo ricorso al TAR, per la cronistoria della questione e anche per testimoniare alla Northern Petroleum che la gente è contraria.

    Grazie!

    Maria Rita D’Orsogna

  12. Interrogazioni del Sen. Rosario Giorgio Costa (Pdl) contro le autorizzazioni alle multinazionali del petrolio.

    Fonte: open parlamento http://parlamento.openpolis.it/

    06/07/2011
    Testo interrogazione a risposta scritta
    Atto a cui si riferisce:
    S.4/05527 [Trivellazioni al largo delle coste salentine]
    http://parlamento.openpolis.it/atto/documento/id/65256

    COSTA – Ai Ministri dello sviluppo economico, dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e per i rapporti con le Regioni e per la coesione territoriale – Premesso che:

    alcune multinazionali hanno presentato nuove richieste per trivellazioni al largo delle coste pugliesi ed una di queste riguarda i territori di Giurdignano, Melendugno, Otranto e Uggiano la Chiesa (Lecce);

    il petrolio che si trova al largo delle coste pugliesi non sarebbe, tra l’altro, neppure di grande qualità, e necessita di pesanti processi di raffinazione;

    la preoccupazione di tutte le amministrazioni è altissima, visto l’ambiente in cui dovrebbero realizzarsi queste attività;

    eventuali incidenti causerebbero grossi danni ambientali, date le caratteristiche del bacino del Mediterraneo, che è un mare chiuso, e, all’interno di questo, del mare Adriatico, in cui è bassa la capacità di rinnovo delle acque;

    tali disastri inciderebbero negativamente sull’economia dell’intero territorio, sempre più a forte vocazione turistica e dalle notevoli valenze ambientali;

    la Puglia, e più segnatamente il Salento, è sede della più grande centrale a carbone d’Europa (Cerano) ed è già produttore di energie da fotovoltaico, eoliche ed altre energie rinnovabili;

    l’interrogante chiede di sapere se non si ritenga opportuno intervenire con urgenza per salvaguardare la vocazione turistica, il patrimonio ambientale è la salute dei cittadini, contro scelte che potrebbero pregiudicare il futuro del territorio del Salento, tenendo presente che la popolazione si è espressa in maniera fermamente contraria all’eventuale installazione di piattaforme petrolifere.

    06/07/2011
    Testo interrogazione a risposta scritta
    Atto a cui si riferisce:
    S.4/05557 [Rivedere le autorizzazioni alla ricerca di petrolio per tutta
    la zona protetta intorno alle isole Tremiti]
    http://parlamento.openpolis.it/atto/documento/id/65286

    COSTA, AMORUSO, D’AMBROSIO LETTIERI, GALLO, GRILLO, LICASTRO SCARDINO, MAZZARACCHIO, MORRA, NESSA, SACCOMANNO – Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, per i beni e le attività culturali e dello sviluppo economico – Premesso che:

    è di questi giorni la notizia che con il decreto adottato il 29 marzo 2011 si è espresso giudizio positivo sulla compatibilità ambientale del programma della società Petroceltic Italia di ricerca sismica di idrocarburi al largo delle coste abruzzesi e molisane, “con la tecnica di Air Gun”;

    secondo tale programma, per i prossimi cinque anni la società Petroceltic Italia potrà cercare petrolio in un’area di 730 chilometri quadrati al largo delle coste abruzzesi e molisane;

    la Regione Puglia non è stata in alcun modo coinvolta nel procedimento sul falso presupposto che l’intervento avviene al largo delle coste dell’Abruzzo e del Molise, mentre in realtà l’attività ricade in un’area posta nelle immediate vicinanze delle coste pugliesi e, in particolare, dell’area marina protetta delle Isole Tremiti;

    l’autorizzazione rilasciata, come già successo in altre circostanze analoghe, sembra carente di motivazioni e risulta espressa solo su una delle numerose istanze presentate dalla società Petroceltic in quella porzione di mare, in aperto contrasto con l’esigenza di una valutazione complessiva delle proposte che tenga conto degli impatti cumulativi che queste potrebbero avere sul sistema marino-costiero e sulle numerose attività economiche del territorio prevalentemente incentrate su turismo e pesca;

    secondo molte associazioni scientifiche ed ambientaliste è partita una “lottizzazione” senza scrupoli del mare italiano che non risparmia nemmeno le aree marine protette, con una ricerca forsennata per individuare ed estrarre i 129 milioni di tonnellate che, secondo le stime sono recuperabili dal mare e dalla terra italiani, malgrado, a parere degli interroganti, il gioco non valga la candela in quanto agli attuali ritmi di consumo, queste riserve consentirebbero all’Italia di tagliare le importazioni per soli 20 mesi, col serio rischio di ipotecare, invece, per sempre il futuro di intere aree di importante valenza naturalistica e turistica;

    in passato erano sempre state negate, come è logico che sia, le autorizzazioni per tutta la zona protetta intorno alle isole Tremiti,

    l’interrogante chiede di sapere se non si ritenga opportuno intervenire con urgenza rivedendo le decisioni prese anche alla luce di più attente valutazioni sul rapporto costi-benefici sopra accennato.

  13. Uno si sveglia la mattina, apre le serrande: che bello, c’è il sole anche oggi! Meno male che abbiamo il mare!, pensa ignaro, e si appresta a terminare lesto ogni faccenda in tempo per godersi la spiaggia. Poi legge la cronaca politica, pio…vra spietata all’attacco del cittadino. Storce la bocca disgustato e si costringe ancora a pensare: almeno abbiamo il mare! Un’occhiatina su Internet e….AAAAARGH!!!! Mare del Salento a rischio trivellazioni?!? Ecco che il poveretto si abbatte, già s’immagina impeciato di petrolio come quei poveri volatili avvolti dalla marea nera. E’ vero, se il mare caraibico salentino venisse punito da piattaforme a vista d’occhio e da inquinanti killer sarebba un’inumana tragedia, ma vuoi mettere essere costretti a coprire l’insana vista con un giornale con le foto di Brunetta e Berlusconi?! : (

  14. All’Ill.mo Sen. Dott. Rosario Giorgio Costa

    Membro Gruppo PdL.
    Membro della 6ª Commissione permanente (Finanze e tesoro).
    Presidente della Commissione d’inchiesta sull’uranio impoverito.
    Membro della Commissione parlamentare di vigilanza sull’anagrafe
    tributaria.
    Membro della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della
    mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere.
    Presidente Ordine dottori commercialisti Lecce.

    E-mail:
    costa_r@posta.senato.it
    segreteriacosta@tiscali.it

    e p. c. a:

    Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna
    Associate Professor Mathematics Department
    California State University at Northrigde
    Los Angeles, CA

    Prof. Michele Eugenio Di Carlo
    Presidente del Comitato “per la tutela del mare del Gargano”

    Prof.ssa Carla De Nunzio
    Presidente dell’Associazione Ideale Osservatorio Torre di Belloluogo

    Dott. Marcello Gaballo
    Sito web Spigolature Salentine.it

    Mittente:
    Sig. Beniamino Piemontese
    Lecce
    Socio fondatore dell’Associazione Ideale Osservatorio Torre di
    Belloluogo – http://www.torredibelloluogo.com
    Autore del sito web Messapi.info – http://www.messapi.info

    Oggetto:
    IN DIFESA DEL MARE DELLA PUGLIA E DELLE COSTE DEL SALENTO

    Allegato:
    “Trivelle in Puglia – Northern Petroleum concessioni d149 e d71”.
    Comunicazione della Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna.

    Ilustrissimo Sen. Dott. Rosario Giorgio Costa,

    con grande interesse e vivo compiacimento ho leggo sulla “Gazzetta di
    Lecce” di oggi l’articolo intitolato “Difendiamo il mare salentino dalle
    multinazionali del petrolio” riguardante le Sue due interrogazioni
    parlamentari presentate nei giorni scorsi contro le autorizzazioni alle
    trivellazioni nel mare di Puglia e del Salento.

    06/07/2011
    Interrogazione a risposta scritta al Senato da Rosario Giorgio COSTA
    (PdL)

    S.4/05527 [Trivellazioni al largo delle coste salentine]
    http://parlamento.openpolis.it/atto/documento/id/65256

    S.4/05557 [Rivedere le autorizzazioni alla ricerca di petrolio per tutta
    la zona protetta intorno alle isole Tremiti]
    http://parlamento.openpolis.it/atto/documento/id/65286

    Non posso fare a meno di considerare che sarebbe cosa buona e giusta se
    tutti i parlamentari salentini seguissero il Suo esempio.

    Rincuorato dalla Sua presa di posizione ufficiale, avendo il grande
    onore di conoscerLa di persona ed ammirandoLa per il Suo impegno a
    favore del Salento risalente già agli anni del Suo incarico di
    Presidente della Provincia di Lecce, mi permetto allora di sottoporre
    alla Sua attenzione la preoccupante comunicazione (riportata
    di seguito integralmente) pervenutami da parte della Prof.ssa Maria Rita
    D’Orsogna, professore associato di Matematica Applicata a Los Angeles,
    che scrive in merito a nuovi pozzi di petrolio che dovrebbero sorgere
    lungo le coste del Salento.

    Come cittadino italiano, pugliese e salentino, lo scrivente si sente in
    dovere di trasmettere alla S. V. Ill.ma la comunicazione pervenutagli da
    parte dell’insigne ricercatrice italiana che sollecita attenzione ed
    interventi immediati da parte delle istituzioni locali e dei cittadini.

    Da diversi anni la Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna cerca di sensibilizzare
    le comunità e i cittadini sui pericoli delle trivellazioni selvagge nei
    mari italiani.

    Chi Le scrive ha dato la propria adesione civile e morale al fianco
    degli abitanti delle Isole Tremiti e del Gargano contro le trivellazioni
    in mare per l’estrazione del petrolio, e ha sottoscritto la
    dichiarazione pubblica del Presidente dell’Associazione Ideale
    Osservatorio Torre di Belloluogo, Prof.ssa Carla De Nunzio, che da Lecce
    ha manifestato piena adesione e solidarietà alle popolazioni della
    Capitanata che si sono mobilitate contro le prospezioni nel mare
    Adriatico a poche miglia dal Gargano – vicino alle Isole Tremiti – che
    minacciano di compromettere il delicatissimo equilibrio naturale del
    nostro ambiente ancora incontaminato.

    Lo scrivente ritiene che la tutela dell’ambiente del nostro Salento
    contro i gravi rischi dell’estrazione petrolifera rappresenti oggi
    inderogabilmente una priorità irrinunciabile per tutti.

    Con ossequio.

    Beniamino Piemontese

    Lecce, 29 luglio 2011

    Allegato:
    COMUNICAZIONE

    Da: “D’Orsogna, Maria-Rita R”
    A: messapi.info@gmail.com
    CC: mikedicarlo@gmail.com
    Oggetto: Trivelle in Puglia – Northern Petroleum concessioni d149 e d71
    Data: Tue, 26 Jul 2011 09:38:20 -0700 (26/07/2011 18:38:20)

    Gentile Signor Piemontese,

    Mi chiamo Maria Rita D’Orsogna, sono professore associato di Matematica
    Applicata a Los Angeles e le scrivo in merito a nuovi pozzi di petrolio
    che dovrebbero sorgere lungo la costiera del Salento.
    Da diversi anni cerco di sensibilizzare le comunità e i cittadini sui
    pericoli delle trivellazioni selvagge in Italia.
    Sono stata diverse volte in Puglia a tenere conferenze informative
    e ho collaborato come consulente scientifico nella stesura di ricorsi al
    TAR contro le trivelle Petroceltic al largo delle isole Tremiti.

    Come forse lei saprà la ditta Northern Petroleum programma di avviare
    il suo iter burocratico per trivellare le coste del basso Adriatico. Le
    località interessate sono Bari, Monopoli, Polignano a mare, Brindisi,
    Fasano, Cisternino, Ostuni, Carovigno, Meledugno, Otranto, Giurdignano,
    Uggiano La Chiesa, Torre Guaceto, Macchia San Giovanni, Punta della
    Contessa, Foce Canale Giancola, Rauccio, Aquatina Frigole, Torre Veneri,
    Le Cesine, Torre dell’Orso, Palude dei Tamari, Laghi Alimini, Santa
    Maria di Leuca, Posidonieto Capo San Gregorio, Punta Ristola.

    In particolare, le concessioni d149 e d71 prevedono indagini esplorative
    con la tecnica dell’airgun e l’installazione di pozzi estrattivi
    a una ventina di chilometri dalla riva, in zone altamente turistiche e
    naturalistiche con ben nove aree protette.

    Le attività petrolifere, nella mia opinione di scienziato indipendente,
    sono incompatibili con l’attuale assetto della riviera pugliese, perché
    rilasciano inquinanti nel mare che possono causare danni ai pesci
    (spiaggiamento, deformazioni e malattie), all’uomo, al turismo e
    all’economia e perché portano con se rischi di scoppi e perdite di
    petrolio.
    In più il petrolio estratto nei mari di Puglia non sarà sufficiente da
    apportare vantaggi all’economia italiana, tanto più che la Northern
    Petroleum è una ditta inglese che può liberamente vendere il suo
    petrolio al miglior offerente. Solo il 4% della ricchezza estratta in
    mare resterà alle comunità locali.

    Le estrazioni di petrolio non hanno portato ricchezza a nessuna comunità
    estrattiva, in nessuna parte del mondo. Basti solo pensare che lungo le
    coste est ed ovest degli Stati Uniti il limite per le trivelle è di 160
    km da riva e qui vorrebbero completare operazioni petroliere a si e no
    20 km da riva.

    Il Ministero dell’Ambiente deve ancora rilasciare il suo nulla osta per
    autorizzare queste attività petrolifere e c’è la possibilità per enti,
    comuni e cittadini di far sentire la propria voce relativamente le
    concessioni d149 e d71 secondo quanto previsto da leggi italiane ed
    europee. Spero che in qualche modo lei possa essere fra questi e inviare
    un testo di contrarietà al Ministero dell’Ambiente, come una forma di
    democrazia partecipata.

    Qui le istruzioni con relativi indirizzi di posta elettronica e testi
    base:
    http://dorsogna.blogspot.com/2011/07/affondiamo-la-northern-petroleum.html

    Qui ci sono esempi di altri comuni Abruzzesi che hanno mandato i loro
    testi a suo tempo contro simili pozzi petroliferi e che potrebbero
    essere utlii come traccia:
    http://www.csun.edu/~dorsogna/nodrill/Ombrina_D.30.B.C-MD_concessione/

    Grazie mille, per qualsiasi informazione sono a disposizione.

    Maria Rita D’Orsogna

    Associate Professor Mathematics Department
    California State University at Northrigde
    Los Angeles, CA
    dorsogna@csun.edu

    ………….
    Nota:

    La “Lettera a tutti gli Spigolatori Salentini riguardo le trivellazioni
    nei mari del Salento” di Beniamino Piemontese è pubblicata sul sito web
    “Spigolature Salentine” http://www.spigolaturesalentine.it
    con la comunicazione, il carteggio, la documentazione, le lettere e gli
    appelli alle Autorità.

  15. DOCUMENTAZIONE

    (Fonte: Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare)

    Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
    Valutazione di Impatto Ambientale

    Permesso di ricerca idrocarburi d 149 DR-NP
    Scadenza presentazione osservazioni: 02/08/2011

    PROGETTI SOTTOPOSTI A VIA IN FASE DI OSSERVAZIONE DA PARTE DEL PUBBLICO

    Invia Osservazioni

    http://www.dsa.minambiente.it/via/home.aspx

    ……………

    Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
    Valutazione di Impatto Ambientale

    INVIO OSSERVAZIONI

    Qualsiasi cittadino, ai sensi dell�art.6, comma 9 della legge 8 luglio 1986 n.349, può presentare in forma scritta osservazioni sui progetti sottoposti a Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA).

    Le osservazioni devono pervenire entro il termine utile di 30 giorni dalla pubblicazione sui quotidiani della richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale, al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare – Direzione Generale per la Salvaguardia Ambientale – via Cristoforo Colombo 44, 00147 Roma.

    Il Ministero potrà comunque esaminare eventuali osservazioni pervenute oltre il termine di legge purchè in termini compatibili con la procedura in corso.

    L’invio delle osservazioni può avvenire anche utilizzando la casella di posta elettronica certificata (PEC) predisposta da questo Ministero DGSalvaguardia.Ambientale@PEC.minambiente.it. Tale modalità di invio può essere utilizzata nel caso in cui il soggetto inviante utilizzi una casella di posta elettronica certificata.

    Per ulteriori informazioni in merito alle modalità di invio delle osservazioni è possibile contattare il Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare – Direzione Generale per la Salvaguardia Ambientale – Divisione III, via Cristoforo Colombo 44, 00147 Roma, tel.06.57225903

    http://www.dsa.minambiente.it/via/InviaOsservazione.aspx

    ……………

    Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
    Valutazione di Impatto Ambientale

    DETTAGLI PROGETTO
    http://www.dsa.minambiente.it/via/SchedaProgetto.aspx?ID_Progetto=418

    Informazioni generali
    Opera: Permesso di ricerca idrocarburi d 149 DR-NP
    Progetto: Permesso di ricerca idrocarburi d 149 DR-NP
    Proponente: NORTHERN PETROLEUM Ltd
    Tipologia di opera: Ricerca idrocarburi
    Data di scadenza presentazione osservazioni da parte del pubblico: 02/08/2011 invia osservazioni
    Territori interessati
    Regioni:
    PUGLIA
    Province:
    Bari, Brindisi
    Comuni:
    Carovigno, Cisternino, Fasano, Locorotondo, Monopoli, Ostuni, Polignano a Mare
    Iter amministrativi
    Procedura: Valutazione Impatto Ambientale
    Commissione: CTVA – Sottocommissione VIA
    Livello progettuale: Progetto Definitivo
    Data richiesta Pronuncia di compatibilità ambientale: 02/11/2010
    Data pubblicazione su quotidiani: 03/06/2011
    Termine presentazione Osservazioni del Pubblico: 02/08/2011

    ……………

    Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
    Valutazione di Impatto Ambientale

    Documentazione tecnico-amministrativa del Progetto

    Opera: Permesso di ricerca idrocarburi d 149 DR-NP
    Progetto: Permesso di ricerca idrocarburi d 149 DR-NP
    Proponente: NORTHERN PETROLEUM Ltd
    Data di scadenza presentazione osservazioni da parte del pubblico: 02/08/2011 Invia osservazioni

    Procedura:

    Documentazione tecnico-amministrativa organizzata in sezioni:

    Documentazione depositata per la partecipazione del pubblico

    Sintesi non Tecnica

    RISULTATI DOCUMENTI (1):
    SEZIONE TITOLO CODICE ELABORATO SCALA DIMENSIONE
    Visualizza documento Dettagli documento Sintesi non Tecnica Sintesi non tecnica SNT – 2020 Kbyte

    http://www.dsa.minambiente.it/via/DettaglioProgetto.aspx?ID_Progetto=418

    ……………

    Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
    Valutazione di Impatto Ambientale

    Download

    Sintesi non tecnica (file pdf)

    http://www.dsa.minambiente.it/via/DownloadFile.aspx?ID=19955

  16. Associazione Ideale

    Anna Maria Massari – Antonio Leonardo Verri – Marianna Casto – Giorgio Di Lecce – Luigi Mura

    Osservatorio Torre di Belloluogo

    LETTERA AL SIGNOR MINISTRO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

    Alla cortese attenzione del

    Signor Ministro On. Stefania Prestigiacomo

    Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

    ROMA

    ………
    Per conoscenza a:

    Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna
    Associate Professor Mathematics Department
    California State University at Northrigde
    Los Angeles, CA

    Prof. Michele Eugenio Di Carlo
    Presidente del Comitato “per la tutela del mare del Gargano”
    Vieste (Fg)

    Prof.ssa Teresa Maria Rauzino
    Presidente del Centro Studi “Giuseppe Martella”
    Peschici (Fg)

    Sig. Beniamino Piemontese
    Autore del sito web Messapi.info
    Lecce

    Oggetto:
    Appello della Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna contro il rilascio delle
    concessioni d149 e d71 alla Northern Petroleum

    Allegato:
    Trivelle in Puglia
    Northern Petroleum – concessioni d149 e d71

    Illustrissimo Signor Ministro On. Stefania Prestigiacomo,

    l’appello della Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna contro il rilascio delle concessioni alla Northern Petroleum nei mari della Puglia -presso le Isole tremiti e le coste del Salento- da parte del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare è fondato, sensato e ragionevole, e mi allarma e mi inquieta.

    L’ipotesi del rilascio delle autorizzazioni richieste dalla società petrolifera straniera da parte dello Stato Italiano per condurre attività di ricerca finalizzate all’estrazione di petrolio dai fondali marini delle acque del Salento e della Puglia rappresenta di per sé una vera iattura per le popolazioni e per l’ambiente perché non solo sarebbe l’atto preliminare dello sfruttamento delle risorse naturali -che sono un bene prezioso e scarso- ma comporterebbe inoltre l’aggravante di costituire un pericolo devastante contro le vere fonti di ricchezza e di reddito della nostra terra: l’Ambiente, l’Arte, la Cultura, la Natura, il Mare, il Turismo, la Storia, la Salute e il Benessere che sono Patrimonio inalienabile e Diritti intangibili, tutelati dalla Costituzione Italiana, delle Popolazioni Italiane, della Puglia come di ogni altra Regione d’Italia.

    L’eventualità del rilascio delle suddette autorizzazioni da parte del competente Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare sarebbe una contraddizione in termini perché non c’è TUTELA
    DELL’AMBIENTE, DEL TERRITORIO E DEL MARE senza la negazione ed il respingimento di tali richieste di autorizzazione ad attività di ricerca ed estrazione di petrolio sottomarino, per le immaginabili conseguenze negative a carico dell’Ambiente, del Territorio e del Mare del nostro Salento, della nostra Puglia, della nostra Italia.

    Per questi motivi la scrivente aderisce civilmente e moralmente all’appello lanciato dalla Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna e chiede e sollecita la S. V. Ill.ma a voler assumere una posizione personale di coscienza e ad intervenire con tutto il peso della propria carica istituzionale manifestando una posizione istituzionale chiara e forte su questa delicatissima questione, a difesa delle popolazioni della Puglia, della Provincia di Foggia, di Lecce, come anche di Bari, di Bat, di Brindisi, di Taranto.

    Ossequi.

    Carla De Nunzio

    Lecce, 31 luglio 2011

    ………
    Mittente:
    Prof.ssa Carla De Nunzio
    Presidente dell’Associazione Ideale Osservatorio Torre di Belloluogo

    http://www.torredibelloluogo.com

  17. Associazione Ideale

    Anna Maria Massari – Antonio Leonardo Verri – Marianna Casto – Giorgio Di Lecce – Luigi Mura

    Osservatorio Torre di Belloluogo

    LETTERA AL SIGNOR MINISTRO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

    Alla cortese attenzione del

    Signor Ministro On. Stefania Prestigiacomo

    Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

    ROMA

    ………
    Oggetto:
    Appello della Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna contro il rilascio delle
    concessioni d149 e d71 alla Northern Petroleum

    Allegato:
    Trivelle in Puglia
    Northern Petroleum – concessioni d149 e d71

    Illustrissimo Signor Ministro On. Stefania Prestigiacomo,

    l’appello della Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna contro il rilascio delle concessioni alla Northern Petroleum nei mari della Puglia -presso le Isole tremiti e le coste del Salento- da parte del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare è fondato, sensato e ragionevole, e mi allarma e mi inquieta.

    L’ipotesi del rilascio delle autorizzazioni richieste dalla società petrolifera straniera da parte dello Stato Italiano per condurre attività di ricerca finalizzate all’estrazione di petrolio dai fondali marini delle acque del Salento e della Puglia rappresenta di per sé una vera iattura per le popolazioni e per l’ambiente perché non solo sarebbe l’atto preliminare dello sfruttamento delle risorse naturali -che sono un bene prezioso e scarso- ma comporterebbe inoltre l’aggravante di costituire un pericolo devastante contro le vere fonti di ricchezza e di reddito della nostra terra: l’Ambiente, l’Arte, la Cultura, la Natura, il Mare, il Turismo, la Storia, la Salute e il Benessere che sono Patrimonio inalienabile e Diritti intangibili, tutelati dalla Costituzione Italiana, delle Popolazioni Italiane, della Puglia come di ogni altra Regione d’Italia.

    L’eventualità del rilascio delle suddette autorizzazioni da parte del competente Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare sarebbe una contraddizione in termini perché non c’è TUTELA
    DELL’AMBIENTE, DEL TERRITORIO E DEL MARE senza la negazione ed il respingimento di tali richieste di autorizzazione ad attività di ricerca ed estrazione di petrolio sottomarino, per le immaginabili conseguenze negative a carico dell’Ambiente, del Territorio e del Mare del nostro Salento, della nostra Puglia, della nostra Italia.

    Per questi motivi la scrivente aderisce civilmente e moralmente all’appello lanciato dalla Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna e chiede e sollecita la S. V. Ill.ma a voler assumere una posizione personale di coscienza e ad intervenire con tutto il peso della propria carica istituzionale manifestando una posizione istituzionale chiara e forte su questa delicatissima questione, a difesa delle popolazioni della Puglia, della Provincia di Foggia, di Lecce, come anche di Bari, di Bat, di Brindisi, di Taranto.

    Ossequi.

    Carla De Nunzio

    Lecce, 31 luglio 2011

    ………
    Mittente:
    Prof.ssa Carla De Nunzio
    Presidente dell’Associazione Ideale Osservatorio Torre di Belloluogo

    http://www.torredibelloluogo.com

  18. Alla cortese attenzione di

    Sua Eccellenza On. Raffaele Fitto

    Ministro per i Rapporti con le Regioni e per la Coesione Territoriale

    Roma, via della Stamperia 8
    Tel: +390667791
    E-mail: segreteria.regioni@governo.itsegr.affariregionali@palazzochigi.it

    Mittente:
    Sig. Beniamino Piemontese
    Lecce
    Socio fondatore dell’Associazione Ideale Osservatorio Torre di
    Belloluogo – http://www.torredibelloluogo.com
    Autore del sito web Messapi.info – http://www.messapi.info

    Oggetto:
    IN DIFESA DEL MARE DELLA PUGLIA E DELLE COSTE DEL SALENTO

    Eccellentissimo Signor Ministro On. Raffaele Fitto,

    ho provato un grande conforto alle preoccupazioni che mi assalgono per le preoccupanti notizie che ho sui pericoli che insidiano i nostri mari, il nostro ambiente e la vita stessa della nostra Comunità leccese e salentina, quando ho letto sulla “Gazzetta di Lecce” dell’altro ieri, venerdì 29 luglio, l’articolo intitolato “Difendiamo il mare salentino dalle multinazionali del petrolio” riguardante le due interrogazioni
    parlamentari presentate nei giorni scorsi dal Sen. Rosario Giorgio Costa (Pdl) contro le autorizzazioni alle trivellazioni nel mare di Puglia e del Salento.

    Non posso fare a meno di considerare che sarebbe cosa buona e giusta se tutti i parlamentari salentini seguissero l’esempio dell’esimio Senatore Rosario Giorgio Costa, di Matino (Le).

    Rincuorato dalla presa di posizione ufficiale del Sen. Rosario Giorgio Costa, che ho il grande onore di conoscere di persona e che ammiro per il suo impegno a favore del Salento risalente già agli anni del suo incarico di Presidente della Provincia di Lecce, mi permetto allora sottoporre all’attenzione di Sua Eccellenza la preoccupante comunicazione (riportata di seguito integralmente) pervenutami da parte della Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna, professore associato di Matematica Applicata a Los Angeles,
    che scrive in merito a nuovi pozzi di petrolio che dovrebbero sorgere anche lungo le coste del Salento.

    Ho già indirizzato con urgenza nei giorni scorsi una mia lettera al Signor Presidente della Provincia di Lecce, Dott. Antonio Maria
    Gabellone, ma non ho ricevuto alcuna risposta nonostante l’avvicinarsi della scadenza indicata al 2 agosto p. v. dal Ministero dell’Ambiente quale termine ultimo per la presentazioni delle osservazioni contrarie al rilascio delle concessioni richieste dalla società straniera per la ricerca di petrolio nei nostri mari.

    Confido e sono fiducioso che Sua Eccellenza Signor Ministro On. Dott. Raffaele Fitto voglia trovare il tempo per assumere una posizione personale sulla delicata e preoccupante questione in oggetto per quelle decisioni istituzionali che possano essere nell’interesse della Comunità provinciale e regionale ed in difesa dell’Ambiente e della Società leccese, salentina, pugliese ed italiana.

    Con ossequio.

    Beniamino Piemontese

    Lecce, 31 luglio 2011

  19. All’Ill.mo Dott. Antonio Maria Gabellone – Presidente della Provincia di Lecce

    All’Ill.mo Dott. Paolo Perrone – Sindaco della Città di Lecce

    e per conoscenza a:

    S. E. On. Raffaele Fitto – Ministro per i Rapporti con le Regioni e per la Coesione Territoriale

    Agli Organi di Stampa

    Oggetto:
    APPELLO IN DIFESA DEL MARE DELLA PUGLIA E DELLE COSTE DEL SALENTO

    Ill.mo Signor Presidente della Provincia di Lecce On. Dott. Antonio Maria Gabellone,

    Ill.mo Signor Sindaco di Lecce Dott. Paolo Perrone,

    mi permetto di inviare in extremis alle SS. LL. Ill.me, alla vigilia della infausta scadenza -domani, 2 agosto- dei termini per la presentazione da parte di Istituzioni locali e cittadini delle osservazioni contrarie al rilascio delle autorizzazioni alle concessioni petrolifere nei mari del Salento ad una società straniera, la Northern Petroleum, il testo della lettera-appello da me rivolto a S. E. On. Raffaele Fitto Ministro per i Rapporti con le Regioni e per la Coesione Territoriale.
    Mi corre l’obbligo di preannunciare alle SS. LL. Ill.me che domani mattina, 2 agosto, lo scrivente effettuerà un sit-in davanti al Municipio di Lecce e davanti la sede della Provincia di Lecce per sollecitare un intervento istituzionale del Comune di Lecce e della Provincia di Lecce su questa grave questione.

    In fede

    Beniamino Piemontese

    Lecce, 1 agosto 2011

    http://www.messapi.info

  20. Comunicato del Prof. Michele Eugenio Di Carlo – Presidente del Comitato per la tutela del mare del Gargano

    Adesione morale al sit-in di Beniamino Piemontese

    Gentile Direttore,
    Distinta Redazione,
    trasmetto in allegato l’adesione morale del comitato per la tutela
    del mare del Gargano al Signor Beniamino Piemontese, socio fondatore
    dell’Associazione ideale Torre di Belloluogo di Lecce, che domani
    effettuerà un sit.in davanti al comune e alla provincia di Lecce per
    protestare contro le concessione d149 e d71 alla Northern Petroleum e
    che riguardano anche il mare del Salento.
    Cordiali saluti e auguri di buon lavoro.

    Michele Eugenio Di Carlo
    Presidente del Comitato per la tutela del mare del Gargano

    ……….

    Comunicato

    ADESIONE MORALE ALLA BATTAGLIA CIVILE DI BENIAMINO PIEMONTESE

    Vieste, 1° agosto 2011

    Il Signor Beniamino Piemontese, socio fondatore dell’Associazione
    Ideale “Osservatorio Torre di Belloluogo”, nonché autore del sito
    Messapi.info, ha comunicato al Presidente della Provincia di Lecce, Dott. Antonio Maria Gabellone e al Sindaco di Lecce, Dott. Paolo
    Perrone, che nella mattinata del 2 agosto effettuerà un sit-in davanti
    al Municipio di Lecce e davanti la sede della Provincia di Lecce per
    sollecitare un intervento istituzionale del Comune e della Provincia di
    Lecce contro le concessioni d149 e d71 del Ministero dell’Ambiente alla
    società inglese Northern Petroleum.

    Con le concessioni d149 e d71 la società Northern Petroleum
    avvierebbe l’iter burocratico per trivellare le coste del medio e basso
    Adriatico pugliese mediante indagini esplorative con la tecnica
    dell’airgun e l’installazione di pozzi estrattivi a una ventina di
    chilometri dalla riva, in aree dall’alta valenza turistica con ben nove
    aree naturalistiche protette e rilascio di sostanze inquinanti dannose
    alla fauna marina, all’uomo e alle sue attività economiche.

    Il Comitato per la tutela del mare del Gargano, parte integrante
    della Rete nazionale per la tutela e la valorizzazione del mare
    Adriatico e del mar Ionio, non resta insensibile al grido di dolore che,
    nel silenzio e nell’indifferenza generale, si leva da Lecce e dal
    Salento grazie agli amici dell’Osservatorio IdealeTorre di Belloluogo, i
    quali sono stati vicini al movimento e al comitato nella battaglia
    civile contro le trivellazioni petrolifere nel mare del Gargano.

    Il Comitato per la tutela del mare del Gargano aderisce moralmente
    al sit-in del Signor Beniamino Piemontese e lo sostiene nella Sua
    azione, riconoscendone l’alto valore etico a tutela del territorio e a
    difesa della salute pubblica delle popolazioni salentine.

    Il Presidente del Comitato per la tutela del mare del Gargano
    Michele Eugenio Di Carlo

  21. A S. E. On. Stefania Prestigiacomo
    Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

    Alla Spett.le Direzione per la Salvaguardia Ambientale
    Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
    Divisione III

    Il sottoscritto Sig. Beniamino Piemontese, Cittadino italiano, intende esprimere con la presente la più netta contrarietà al rilascio delle autorizzazioni da parte degli Uffici competenti del Ministero per l’Ambiente e la Tutela del territorio e del mare per l’espletamento di attività di ricerca e sfruttamento di idrocarburi lungo le coste del basso Adriatico da parte della compagnia petrolifera straniera Northern Petroleum, stante le concessioni d71 FR-NP e d149 DR-NP già richieste dalla suddetta compagnia petrolifera come reso noto dal sito Internet del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e come ho appreso dall’appello della illustre ricercatrice italiana Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna.

    Lo scrivente ha dato la propria adesione civile e morale al fianco degli abitanti delle Isole Tremiti e del Gargano contro le trivellazioni in mare per l’estrazione del petrolio, e ha sottoscritto la dichiarazione pubblica del Presidente dell’Associazione Ideale Osservatorio Torre di Belloluogo, Prof.ssa Carla De Nunzio, che da Lecce ha manifestato piena adesione e solidarietà alle popolazioni della Capitanata che si sono mobilitate contro le prospezioni nel mare Adriatico a poche miglia dal Gargano – vicino alle Isole Tremiti – che minacciano di compromettere il delicatissimo equilibrio naturale del nostro ambiente ancora quasi del tutto incontaminato.

    Lo scrivente ritiene che la tutela dell’ambiente del nostro Salento contro i gravi rischi dell’estrazione petrolifera rappresenti oggi inderogabilmente una priorità irrinunciabile per tutti: cittadini, associazioni, enti, istituzioni, imprenditori, mondo della cultura e del volontariato, politici e società civile.

    Con grande interesse e vivo compiacimento lo scrivente ha letto il 29 luglio scorso sulla “Gazzetta di Lecce” (pagine locali de LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO) l’articolo intitolato “Difendiamo il mare salentino dalle multinazionali del petrolio” riguardante le due interrogazioni parlamentari presentate nei giorni scorsi contro le autorizzazioni alle trivellazioni nel mare di Puglia e del Salento.

    Eccone i riferimenti:

    06/07/2011
    Interrogazione a risposta scritta al Senato da Rosario Giorgio COSTA
    (PdL)

    S.4/05527 [Trivellazioni al largo delle coste salentine]
    http://parlamento.openpolis.it/atto/documento/id/65256

    S.4/05557 [Rivedere le autorizzazioni alla ricerca di petrolio per tutta la zona protetta intorno alle isole Tremiti]
    http://parlamento.openpolis.it/atto/documento/id/65286

    Ed eccone riportati di seguito i testi (in grassetto), come sono stati pubblicati dal sito web Parlamento Openpolis.it

    Atto a cui si riferisce:
    S.4/05527 [Trivellazioni al largo delle coste salentine]
    COSTA – Ai Ministri dello sviluppo economico, dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e per i rapporti con le Regioni e per la coesione territoriale –
    Premesso che:
    alcune multinazionali hanno presentato nuove richieste per trivellazioni al largo delle coste pugliesi ed una di queste riguarda i territori di Giurdignano, Melendugno, Otranto e Uggiano la Chiesa (Lecce);
    il petrolio che si trova al largo delle coste pugliesi non sarebbe, tra l’altro, neppure di grande qualità, e necessita di pesanti processi di raffinazione;
    la preoccupazione di tutte le amministrazioni è altissima, visto l’ambiente in cui dovrebbero realizzarsi queste attività;
    eventuali incidenti causerebbero grossi danni ambientali, date le caratteristiche del bacino del Mediterraneo, che è un mare chiuso, e, all’interno di questo, del mare Adriatico, in cui è bassa la capacità di rinnovo delle acque;
    tali disastri inciderebbero negativamente sull’economia dell’intero territorio, sempre più a forte vocazione turistica e dalle notevoli valenze ambientali;
    la Puglia, e più segnatamente il Salento, è sede della più grande centrale a carbone d’Europa (Cerano) ed è già produttore di energie da fotovoltaico, eoliche ed altre energie rinnovabili;
    l’interrogante chiede di sapere se non si ritenga opportuno intervenire con urgenza per salvaguardare la vocazione turistica, il patrimonio ambientale è la salute dei cittadini, contro scelte che potrebbero pregiudicare il futuro del territorio del Salento, tenendo presente che la popolazione si è espressa in maniera fermamente contraria all’eventuale installazione di piattaforme petrolifere.
    Atto a cui si riferisce:
    S.4/05557 [Rivedere le autorizzazioni alla ricerca di petrolio per tutta la zona protetta intorno alle isole Tremiti]

    COSTA, AMORUSO, D’AMBROSIO LETTIERI, GALLO, GRILLO, LICASTRO SCARDINO, MAZZARACCHIO, MORRA, NESSA, SACCOMANNO –
    Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, per i beni e le attività culturali e dello sviluppo economico –
    Premesso che:
    è di questi giorni la notizia che con il decreto adottato il 29 marzo 2011 si è espresso giudizio positivo sulla compatibilità ambientale del programma della società Petroceltic Italia di ricerca sismica di idrocarburi al largo delle coste abruzzesi e molisane, “con la tecnica di Air Gun”;
    secondo tale programma, per i prossimi cinque anni la società Petroceltic Italia potrà cercare petrolio in un’area di 730 chilometri quadrati al largo delle coste abruzzesi e molisane;
    la Regione Puglia non è stata in alcun modo coinvolta nel procedimento sul falso presupposto che l’intervento avviene al largo delle coste dell’Abruzzo e del Molise, mentre in realtà l’attività ricade in un’area posta nelle immediate vicinanze delle coste pugliesi e, in particolare, dell’area marina protetta delle Isole Tremiti;
    l’autorizzazione rilasciata, come già successo in altre circostanze analoghe, sembra carente di motivazioni e risulta espressa solo su una delle numerose istanze presentate dalla società Petroceltic in quella porzione di mare, in aperto contrasto con l’esigenza di una valutazione complessiva delle proposte che tenga conto degli impatti cumulativi che queste potrebbero avere sul sistema marino-costiero e sulle numerose attività economiche del territorio prevalentemente incentrate su turismo e pesca;
    secondo molte associazioni scientifiche ed ambientaliste è partita una “lottizzazione” senza scrupoli del mare italiano che non risparmia nemmeno le aree marine protette, con una ricerca forsennata per individuare ed estrarre i 129 milioni di tonnellate che, secondo le stime sono recuperabili dal mare e dalla terra italiani, malgrado, a parere degli interroganti, il gioco non valga la candela in quanto agli attuali ritmi di consumo, queste riserve consentirebbero all’Italia di tagliare le importazioni per soli 20 mesi, col serio rischio di ipotecare, invece, per sempre il futuro di intere aree di importante valenza naturalistica e turistica;
    in passato erano sempre state negate, come è logico che sia, le autorizzazioni per tutta la zona protetta intorno alle isole Tremiti,
    l’interrogante chiede di sapere se non si ritenga opportuno intervenire con urgenza rivedendo le decisioni prese anche alla luce di più attente valutazioni sul rapporto costi-benefici sopra accennato.
    Lo scrivente non può fare a meno di considerare che sarebbe cosa buona e giusta se tutti i Parlamentari salentini avessero seguito o seguissero l’esempio dell’esimio e valente Sen. Rosario Giorgio Costa, promuovendo e presentando interrogazioni parlamentari su questa delicata vicenza.

    Come Cittadino italiano, rincuorato dalla presa di posizione ufficiale del noto Parlamentare salentino, avendo il grande onore di conoscerlo di persona ed ammirandolo per il suo impegno a favore del Salento risalente già agli anni del suo incarico di Presidente della Provincia di Lecce, prima che egli assumesse la prestigiosa e autorevole responsabilità della titolarità del Collegio Senatoriale, lo scrivente si permette di fare riferimento alle indiscusse ed indiscutibili dichiarazioni dell’illustre Senatore salentino circa l’espressa assoluta contrarietà alle ricerche e alle estrazioni petrolifere nei mari pugliesi, dalle coste del salento fino al Gargano e ancora più in su, e che lo scrivente ritiene che le suddette interrogazioni facciano testo in materia.

    Inoltre, chi scrive ha ricevuto alla propria attenzione la preoccupante comunicazione (riportata di seguito integralmente) pervenutagli da parte della Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna, professore associato di Matematica Applicata a Los Angeles, in merito alla sciaguratissima ipotesi della installazione di nuovi pozzi di petrolio che dovrebbero sorgere lungo le coste del Salento.

    Come vampiri assetati di sangue, i concessionari delle autorizzazioni alle estrazioni di idrocarburi e i rappresentanti delle compagnie petrolifere si preoccupano in modo famelico e vorace di procurare nuove concessioni e di veder autorizzati nuove trivellazioni in mare ed in terra unicamente per fare profitto, incuranti della necessità ormai impellente per la nostra Umanità di liberarsi dall’assoggettamento al petrolio e dalla schiavitù ad accontentare e assecondare irresponsabilmente e stoltamenteil fabbisogno energetico attraverso delle pratiche ormai fuori dal tempo, che comportano inevitabilmente l’approssimarsi della distruzione del Pianeta Terra.

    Pertanto, per i motivi sopra elencati, il sottoscritto Sig. Beniamino Piemontese, Cittadino italiano, esprime con la presente la più netta contrarietà al rilascio delle autorizzazioni da parte degli Uffici competenti del Ministero per l’Ambiente e la Tutela del territorio e del mare per l’espletamento di attività di ricerca e sfruttamento di idrocarburi lungo le coste del basso Adriatico da parte della compagnia petrolifera straniera Northern Petroleum (concessioni d71 FR-NP e d149 DR-NP).

    In fede

    Beniamino Piemontese

    Lecce, 2 agosto 2011

  22. Adesione di S. E. Rev.ma Mons. Domenico Umberto d’Ambrosio Arcivescovo Metropolita di Lecce

    alla battaglia civile di in difesa dei mari della Puglia e delle coste del Salento

    Lettera a Beniamino Piemontese

    4 agosto 2011

    Caro amico e professore,

    non posso non accogliere l’invito che soprattutto il Centro studi Martella della ‘mia’ Peschici mi ha rivolto per aderire toto corde alla sua battaglia civile in difesa del nostro mare e delle nostre ancor più meravigliose coste del Salento.

    Si fa davvero fatica a capire le scelte politiche che stanno alla base dell’autorizzazione concessa dal Ministero dell’Ambiente per ‘trivellare ‘ il nostro mare. Aumenta sempre più la distanza, l’assenza e l’incapacità a raccogliere le istanze che vengono dal basso e reclamano un’attenzione, un impegno, una civile responsabilità che soprattutto le istituzioni devono promuovere.

    La tutela dell’ambiente e della integrità delle bellezze che il Creatore ci ha affidato è compito dei singoli ma soprattutto delle istituzioni che vivono una strana discrasia con le attese e le reali esigenze del nostro territorio che non può essere deturpato e offeso.

    Con sensi di stima e con cordiale adesione alla sua battaglia civile, accolga il mio saluto

    + Domenico d’Ambrosio

    arcivescovo di Lecce

  23. RINGRAZIAMENTI

    Eccellentissimo Arcivescovo Monsignore Domenico Umberto d’Ambrosio,

    la Sua lettera e le Sue parole portano la luce nella mia vita che nei giorni scorsi è stata obnubilata e offuscata dallo spavento e dalla rabbia per la terribile notizia dell’offesa alla nostra terra per mano di una banda di vampiri del petrolio e di un pugno di burocrati e di irresponsabili politicanti.

    Ringrazio con tutto il mio cuore Sua Eccellenza Arcivescovo Monsignore Domenico Umberto d’Ambrosio per il dono che mi fa con la Sua importantissima Adesione.

    Renderò immediatamente partecipe la mia cara consorte Carla De Nunzio, che negli incontri ha interloquito in prima persona con chiarezza, gentilezza e fermezza con i rappresentanti istituzionali e amministrativi di Lecce e del Salento, rappresentando nella sua veste di Presidente dell’Osservatorio Torre di Belloluogo le mie istanze di cittadino e di socio dell’associazione.

    Trasmetterò la Sua lettera alla cara amica Presidente Prof.ssa Teresa Maria Rauzino che ci segue con affetto e sensibilità dalla Sua amatissima Peschici, ed anche al caro amico Prof. Michele Eugenio Di Carlo, Presidente del Comitato per la tutela del mare del Gargano, che ci ha espresso vicinanza da Vieste.

    Ed informerò della Sua preziosissima Adesione l’illustre Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna che da Los Angeles ha promosso e sostenuto con le sue ricerche e i suoi studi le iniziative di contrasto civile ed istituzionale agli scelleratissimi progetti di trivellazioni nel mare Adriatico.

    Con i miei più devoti omaggi e con ossequio.

    Beniamino Piemontese

    Lecce, 4 agosto 2011

  24. Tremiti e Salento uniti contro l’ondanera D’Ambrosio (arcivescovo di Lecce): inaccettabili le trivellazioni

    Si rinsalda sempre più l’alleanza fra Gargano e Salento per la difesa del mare dal pericolo delle trivellazioni autorizzate alle società petrolifere Petroceltic e Northern Petroleum dal Ministero dell’Ambiente. Artefice del gemellaggio Beniamino Piemontese, socio fondatore dell’Associazione Ideale Torre di bello luogo e autore del sito web messapi.info. Piemontese, dopo il sit-in di cui è stato protagonista lo scorso 2 agosto davanti alle sedi della Provincia e del Comune di Lecce, è riuscito a provocare una valanga di adesioni morale alla sua battaglia civile. Tra queste, quella d’eccezione dell’arcivescovo di Lecce Domenico D’Ambrosio. Così scrive Sua Eccellenza, già vescovo di San Giovanni Rotondo-Manfredonia-Vieste, in una lettera a Piemontese: “Non posso non accogliere l’invito che soprattutto il Centro Studi Martella della mia Peschici mi ha rivolto per aderire toto corde alla sua battaglia civile in difesa del nostro mare e delle nostre ancor più meravigliose coste del Salento”. “Si fa davvero fatica a capire le scelte politiche che stanno alla base dell’autorizzazione concessa dal Ministero dell’Ambiente per “trivellare” il nostro mare”, osserva monsignor D’Ambrosio. “Aumenta sempre più la distanza, l’assenza e l’incapacità a raccogliere le istanze che vengono dal basso e reclamano un’attenzione, un impegno, una civile responsabilità che soprattutto le istituzioni devono promuovere. La tutela dell’ambiente e della integrità delle bellezze che il creatore ci ha affidato è compito dei singoli ma soprattutto delle istituzioni che vivono una strana discrasia con le attese e le reali esigenze del nostro territorio che non può essere deturpato e “offeso”.Una posizione, quella dell’arcivescovo di Lecce, accolta con viva soddisfazione da Piemontese, ma anche dalla presidentessa del Centro Studi Martella Teresa Rauzino e da Michele Eugenio Di Carlo, presidente del Comitato per la tutela del mare del Gargano. I quali ricordano il profluvio di osservazioni che da più parti vengono inviate in queste settimane al Ministero dell’Ambiente per esprimere contrarietà in merito alle famigerate concessioni alle prospezioni petrolifere. Tra queste le Osservazioni di Marialuisa d’Ippolito, capo delegazione del FAI di Foggia: “Il documento di VIA sottomesso dalla Northern Petroleum è da considerarsi incompleto e fuorviante.E’ infatti singolare che nella VIA vi sia una lunga discussione sulla presunta necessità in Italia di estrarrepetrolio dal territorio e dai mari nazionali, ma che invece non vi sia menzione alcuna dei possibili impattiambientali, in termini di subsidenza, scoppi di pozzi, rilasci a mare di sostanze tossiche come fanghi e fluidiperforanti o acque di risulta che possono diffondere per decine di chilometri dai punti di emissione. Nella VIA non sono neppure menzionati i possibili impatti all’economia costiera delle comunitàinteressate che, allo stato attuale, è totalmente incompatibile con lo sfruttamento di idrocarburi. Come siconcilia il turismo di Otranto, Lecce e Monopoli con possibili piattaforme, oleodotti, transito petroliere,scoppi accidentali o sversamenti a mare?La zona proposta dalla Northern Petroleum per eseguire sondaggi sismici e successivamente – se lo riterràopportuno – per trivellare il fondale marino, è di alto valore naturalistico, turistico-recettivo ed ha nellaqualità del pescato il suo fiore all’occhiello. L’air gun è una tecnica invasiva che danneggia flora e fauna” conclude la d’Ippolito.

    Lucia Piemontese Sul quotidiano “L’Attacco” del 6 agosto 2011.

  25. APPELLO IN DIFESA DEL MARE DELLA PUGLIA E DELLE COSTE DEL SALENTO

    Iniziativa di sensibilizzazione civica di un cittadino italiano contro il rilascio da parte del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare delle autorizzazioni già richieste dalla Compagnia petrolifera Northern Petroleum per le trivellazioni nel mare della Puglia e lungo le coste del Salento

    Lecce – lido di San Cataldo (presso il nuovo water-front) – giovedì 18 agosto 2011 (ore 10)

    Mittente:
    Sig. Beniamino Piemontese
    Lecce
    Socio fondatore dell’Associazione Ideale Osservatorio Torre di Belloluogo – http://www.torredibelloluogo.com
    Autore del sito web Messapi.info – http://www.messapi.info

    —– Original Message —–
    From: Beniamino Piemontese
    To: Sindaco della Città di Lecce
    Cc: Segreteria del Sindaco della Città di Lecce
    Sent: Tuesday, August 16, 2011 2:54 PM
    Subject: APPELLO IN DIFESA DEL MARE DELLA PUGLIA E DELLE COSTE DEL SALENTO – Iniziativa di sensibilizzazione civica di un cittadino italiano – Lecce, lido di San Cataldo (warter-front) – giovedì 18 agosto 2011 (ore 10)

    Illustrissimo Signor Sindaco della Città di Lecce Dott. Paolo Perrone,

    nel silenzio assordante e quasi assoluto delle istituzioni e degli organi d’informazione (!?!) del Salento, come cittadino italiano sono estremamente preoccupato delle già richieste autorizzazioni al rilascio delle concessioni alla compagnia petrolifera straniera Northern Petroleum delle trivellazioni nel mare Adriatico e nello Ionio, lungo le coste del Salento, del Gargano e della Puglia in generale, a causa dei pericoli che sono connessi al rilascio di dette autorizzazioni ad attività di ricerca e di estrazione degli idrocarburi e per le gravi insidie che rappresenterebbero per i nostri mari, il nostro ambiente e la vita stessa della nostra Comunità pugliese ed italiana.

    Per sensibilizzare le istituzioni, la cittadinanza, l’opinione pubblica e la stampa, dopo aver posto in essere un sit-in civile pacifico davanti il Municipio ed il Palazazo dei celestini lo scorso 2 agosto, il sottoscritto preannunciare alla S.
    V.Ill.ma che giovedì mattina, 18 agosto p.v., alle ore 10, lo scrivente effettuerà un sit-in civile e pacifico davanti al lido del Comune di Lecce sulla spiaggia di San Cataldo, presso il nuovo water-front, per sollecitare un intervento ed una presa di posizione istituzionale e pubblica del Comune di Lecce e della Provincia di Lecce su questa grave questione.

    In fede

    Beniamino Piemontese

    Lecce, 16 agosto 2011

    ………….

    Allegati (n. 1 – n. 2 – n. 3 – n. 4 – n. 5)

    N. 1 (file .doc allegato) – “Osservazioni contro le Concessioni D71 BR-EL e D149 BR-EL Northern Petroleum” da me indirizzate tramite Posta Elettronica Certificata alla Direzione per la Salvaguardia Ambientale del Ministero dell’Ambiente.
    N. 2 – Lettera-appello a S. E. On. Raffaele Fitto Ministro per i Rapporti con le Regioni e per la Coesione Territoriale
    N. 3 – Lettera al Sen Rosario Giorgio Costa (Pdl)
    N. 4 – Lettera-appello al Presidente della Provincia di Lecce e al Sindaco di Lecce
    N. 5 – Comunicazione della Prof.ssa Maria Rita D’orsogna

  26. BRAVO Beniamino!!!!!!!!

    I muri si abbattono così. Ricordati che non sei solo.

    Un abbraccio.

    Tito Manlio Altomare

    (Scrittore e Giornalista)

  27. da Il Paese Nuovo

    http://www.ilpaesenuovo.it/territorio/22904-appello-in-difesa-del-mare-della-puglia-e-delle-coste-del-salento-.html

    Appello in difesa del mare della Puglia e delle coste del Salento .
    Mercoledì 17 Agosto 2011 08:16 . .San Cataldo (Lecce) – Iniziativa di sensibilizzazione civica di un cittadino italiano contro il rilascio da parte del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare delle autorizzazioni già richieste dalla compagnia petrolifera Northern Petroleum per le trivellazioni nel mare della Puglia e lungo le coste del Salento. Lecce – lido di San Cataldo (presso il nuovo water-front) – giovedì 18 agosto 2011 (ore 10).

    Illustrissimo Signor Sindaco della Città di Lecce Dott. Paolo Perrone, nel silenzio assordante e quasi assoluto delle istituzioni e degli organi d’informazione (!?!) del Salento, come cittadino italiano sono estremamente preoccupato delle già richieste autorizzazioni al rilascio delle concessioni alla compagnia petrolifera straniera Northern Petroleum delle trivellazioni nel mare Adriatico e nello Ionio, lungo le coste del Salento, del Gargano e della Puglia in generale, a causa dei pericoli che sono connessi al rilascio di dette autorizzazioni ad attività di ricerca e di estrazione degli idrocarburi e per le gravi insidie che rappresenterebbero per i nostri mari, il nostro ambiente e la vita stessa della nostra Comunità pugliese ed italiana. Per sensibilizzare le istituzioni, la cittadinanza, l’opinione pubblica e la stampa, dopo aver posto in essere un sit-in civile pacifico davanti il Municipio ed il Palazazo dei celestini lo scorso 2 agosto, il sottoscritto preannunciare alla S. V.Ill.ma che giovedì mattina, 18 agosto p.v., alle ore 10, lo scrivente effettuerà un sit-in civile e pacifico davanti al lido del Comune di Lecce sulla spiaggia di San Cataldo, presso il nuovo water-front, per sollecitare un intervento ed una presa di posizione istituzionale e pubblica del Comune di Lecce e della Provincia di Lecce su questa grave questione. In fede – Beniamino Piemontese.

    Eccellentissimo Signor Ministro On. Raffaele Fitto, ho provato un grande conforto alle preoccupazioni che mi assalgono per le preoccupanti notizie che ho sui pericoli che insidiano i nostri mari, il nostro ambiente e la vita stessa della nostra Comunità leccese e salentina, quando ho letto sulla “Gazzetta di Lecce” dell’altro ieri, venerdì 29 luglio, l’articolo intitolato “Difendiamo il mare salentino dalle multinazionali del petrolio” riguardante le due interrogazioni parlamentari presentate nei giorni scorsi dal Sen. Rosario Giorgio Costa (Pdl) contro le autorizzazioni alle trivellazioni nel mare di Puglia e del Salento. Non posso fare a meno di considerare che sarebbe cosa buona e giusta se tutti i parlamentari salentini seguissero l’esempio dell’esimio Senatore Rosario Giorgio Costa, di Matino (Le). Rincuorato dalla presa di posizione ufficiale del Sen. Rosario Giorgio Costa, che ho il grande onore di conoscere di persona e che ammiro per il suo impegno a favore del Salento risalente già agli anni del suo incarico di Presidente della Provincia di Lecce, mi permetto allora sottoporre all’attenzione di Sua Eccellenza la preoccupante comunicazione (riportata di seguito integralmente) pervenutami da parte della Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna, professore associato di Matematica Applicata a Los Angeles, che scrive in merito a nuovi pozzi di petrolio che dovrebbero sorgere anche lungo le coste del Salento. Confido e sono fiducioso che Sua Eccellenza Signor Ministro On. Dott. Raffaele Fitto voglia trovare il tempo per assumere una posizione personale sulla delicata e preoccupante questione in oggetto per quelle decisioni istituzionali che possano essere nell’interesse della Comunità provinciale e regionale ed in difesa dell’Ambiente e della Società leccese, salentina, pugliese ed italiana. Con ossequio. Beniamino Piemontese.

    Illustrissimo Sen. Dott. Rosario Giorgio Costa, con grande interesse e vivo compiacimento ho leggo sulla “Gazzetta di Lecce” di oggi l’articolo intitolato “Difendiamo il mare salentino dalle multinazionali del petrolio” riguardante le Sue due interrogazioni parlamentari presentate nei giorni scorsi contro le autorizzazioni alle trivellazioni nel mare di Puglia e del Salento.

    06/07/2011 – Interrogazione a risposta scritta al Senato da Rosario Giorgio COSTA (PdL) S.4/05527 [Trivellazioni al largo delle coste salentine] http://parlamento.openpolis.it/atto/documento/id/65256 S.4/05557 [Rivedere le autorizzazioni alla ricerca di petrolio per tutta la zona protetta intorno alle isole Tremiti] http://parlamento.openpolis.it/atto/documento/id/65286. Non posso fare a meno di considerare che sarebbe cosa buona e giusta se tutti i parlamentari salentini seguissero il Suo esempio. Rincuorato dalla Sua presa di posizione ufficiale, avendo il grande onore di conoscerLa di persona ed ammirandoLa per il Suo impegno a favore del Salento risalente già agli anni del Suo incarico di Presidente della Provincia di Lecce, mi permetto allora di sottoporre alla Sua attenzione la preoccupante comunicazione (riportata di seguito integralmente) pervenutami da parte della Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna, professore associato di Matematica Applicata a Los Angeles, che scrive in merito a nuovi pozzi di petrolio che dovrebbero sorgere lungo le coste del Salento. Come cittadino italiano, pugliese e salentino, lo scrivente si sente in dovere di trasmettere alla S. V. Ill.ma la comunicazione pervenutagli da parte dell’insigne ricercatrice italiana che sollecita attenzione ed interventi immediati da parte delle istituzioni locali e dei cittadini. Da diversi anni la Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna cerca di sensibilizzare le comunità e i cittadini sui pericoli delle trivellazioni selvagge nei mari italiani. Chi Le scrive ha dato la propria adesione civile e morale al fianco degli abitanti delle Isole Tremiti e del Gargano contro le trivellazioni in mare per l’estrazione del petrolio, e ha sottoscritto la dichiarazione pubblica del Presidente dell’Associazione Ideale Osservatorio Torre di Belloluogo, Prof.ssa Carla De Nunzio, che da Lecce ha manifestato piena adesione e solidarietà alle popolazioni della Capitanata che si sono mobilitate contro le prospezioni nel mare Adriatico a poche miglia dal Gargano – vicino alle Isole Tremiti – che minacciano di compromettere il delicatissimo equilibrio naturale del nostro ambiente ancora incontaminato. Lo scrivente ritiene che la tutela dell’ambiente del nostro Salento contro i gravi rischi dell’estrazione petrolifera rappresenti oggi inderogabilmente una priorità irrinunciabile per tutti. Con ossequio. Beniamino Piemontese.

  28. Carissimo dott. Marcello Gaballo,

    ti ringrazio tanto per le tue “Spigolature Salentine” che vedo arricchirsi anche e soprattutto per i contributi e dei messaggi di amici intellettuali e scrittori “di fuori” (!?!), che seguono queste pagine dedicate ad un tema tanto scottante e tanto grave come il pericolo delle trivellazioni petrolifere nei nostri mari, specie ora che tutto il mondo assiste all’ennesima catastrofe ambientale nei mari della Scozia.
    Questi valenti amici postano i loro commenti dal Gargano e dalla terra di Bari, per non parlare poi della prof.ssa Maria Rita D’Orsogna che ci scrive dagli Stati Uniti!
    Solo noi -tu, Raffaella Verdesca, Carla De Nunzio ed io- siamo “di qui” (!?!) ma SIAMO TUTTI DI QUI “subbhra quista terra”…
    E tutti gli altri?
    E tutti gli “Spigolatori Salentini” che fine hanno fatto…?
    Ti confesso, caro dott. marcello, che oggi mi sento solo.
    Ma domattina lo stesso ci vado a San Cataldo davanti al lido Salapia del Comune di Lecce, non mi faccio abbattere, demoralizzare e sconfiggere dall’idiota indifferenza e dallo stupido menefreghismo.

    Tuo

    Beniamino

    • non voglio fare il paladino dei miei “spigolatori”, ma ti assicuro, caro Beniamino, che molti di quelli che hanno sottoscritto la petizione sono dei nostri. Trai tant i solo due nomi, che sono pilastri di queste pagine: Giovanna Falco e Armando Polito. Ma ne potrei elencare molti altri, che hanno dimostrato la loro sensibilità. Forse con essi, e non con tutti, come speravamo, ci sentiamo soli in questa campagna. Ma certamente tu non sei solo.
      Dobbiamo ancora lavorare tanto, ma non per questo possiamo scoraggiarci. Vedrai che alle 193 firme già inviate se ne aggungeranno molte altre. Tieni pure conto del periodo dell’anno in cui ci troviamo… Continuiamo nei nostri propositi, continuiamo a lavorare e vedrai…
      Ancora complimenti per la tua tenacia

  29. Carissimo Marcello,

    carissimi spigolatori di buona volontà,
    ho terminato pochi minuti fa lo striscione NO ALLE TRIVELLAZIONI PETROLIFERE NEI NOSTRI MARI che esporrò damattina a San Cataldo.
    Mi ha aiutato una donna straordinaria mia suocera Valentina, a cui sono molto affezionato (una “signorina” di… anni) che alla fine mi ha detto: “Quant’è bello!”.
    Il suo entusiasmo mi ha ricaricato, ed ora le tue sagge parole leniscono la mia amarezza, che rimane tutta, e non è causata solo dalle persone a cui mi sono rivolto sprezzantemente nel mio prevedente commento, ma ce ne sono molte altre che un giorno forse nominerò una ad una…
    “Tirem innanz” con una punta di quel salutare “ottimismo della volontà”, come ha detto Gramsci.

    Il tuo amico Beniamino

  30. Caro Beniamino,
    condivivo in pieno il tuo pensiero e la tua amarezza nel constatare quanto poco i cittadini siano informati a riguardo. Purtroppo giovedì sono di turno e non potrò essere presente, ma fi da ora sono pronto a collaborare per iniziative future; intanto pubblicherò subito sul sito dell’Associazione di Volontariato Sport&Tour il tuo appello.
    Un abbraccio e a presto
    Stefano

  31. Carissimo Beniamino,
    apprezzo e condivido tanto l’iniziativa,poichè credo che veramente sia uno scempio non solo delle coste ma anche della cultura in quanto da sempre i nostri mari sono deposito di reperti sparsi in ogni angolo del nostro ancora incontaminato mare, purtroppo nella giornata di domani sono fuori lecce con vari componenti di Arcadia per un incontro culturale a Taranto, ma ti Garantisco supporto e Appoggio Morale e Fattivo da tutta Arcadia.
    un Abbraccio Fraterno e di Stima a Te caro Beniamino e a tutto l’Osservatorio Torre di Belloluogo.

    Presidente Zanzarella Valentino
    NON NOBIS DOMINE, NON NOBIS, SED NOMINE TUO DA GLORIAM

  32. Credo di avere dimestichezza, a tratti troppa per i miei stessi gusti, con le parole, ma ne faccio un uso molto parco. Contravvengo ben volentieri una volta tanto a questo principio perché quando ci si sente soli, o quasi, anche una flebile voce quale la mia (più da colonnetta che da colonna…) può essere di incoraggiamento. A modo mio veglierò anch’io perché alla roboante dichiarazione “ci metteremo di traverso” (in cui è difficile dire se quel “ci” corrisponde ad un nos maiestatis o ad un populistico coinvolgimento) non corrisponda l’ulteriore, amara constatazione che “ci hanno fatti mettere a 90° (e qui il “ci” avrebbe, come sempre, un valore inequivocabile)”. Armando Polito

  33. Caro Beniamino,
    care amiche, cari amici,
    sono estremamente felice del successo che ha riscosso l’iniziativa di sensibilizzazione.
    So che tante persone hanno aderito esprimendo anche il loro incoraggiamento a proseguire nella battaglia civile per la difesa del nostro mare.
    Congratulazioni Beniamino e un caro saluto a tutti.
    Carla

  34. Carissimo Beniamino,
    Ancora una volta aderisco moralmente, insieme al Comitato per la tutela del mare del Gargano, al sit-in di S. Cataldo e ti sostengo in un’azione alla quale va riconosciuta un alto valore etico, in quanto tesa a tutelare il territorio del Salento e a difendere la salute pubblica dei suoi cittadini.
    Sono oltretutto felicissimo, per te e per tutti noi, del successo che ha riscosso l’iniziativa di sensibilizzazione.
    Michele Eugenio Di Carlo

  35. Carissimi,
    con la riuscita iniziativa di oggi a San Cataldo penso siano maturi i tempi per realizzare il tanto auspicato “Ponte Ideale” tra Salento e Gargano a difesa del territorio e a tutela della salute dei suoi cittadini. Nel prossimo futuro saremo lieti di poter agire con iniziative pacifiche in forma congiunta, insieme ai movimenti e alle associazioni del Molise, degli Abruzzi, della Marche. I mari Adriatico e Ionio sono nostri, il mare è vita, la vita è preziosa: tuteliamo e proteggiamo il mare, insieme.

  36. Annika Patregnani
    habitatlab.com
    x
    presidente@habitatlab.com
    95.238.183.56 Inviato il 18/08/2011 alle 18:34
    I ‘nemici comuni’ uniscono e rappresentano una grande opportunità al cambiamento e all’evoluzione. Il vostro esempio di ‘gemellaggio’ tra Gargano e Salento in difesa del Mare Adriatico (da aggressioni non compatibili con un ecosistema fragilissimo) deve essere diffuso e replicato in tutte le regioni costiere adriatiche e ioniche. HabitatLAB Onlus promuove e diffonde la Petizione ‘Adriatico Bene dell’Umanità’ quale iniziativa di sensibilizzazione e di prima conoscenza del ‘sistema adriatico’ e delle civiltà millenarie che lo hanno plasmato nel tempo per avviare un confronto aperto su tematiche fondamentali alla sua sopravvivenza.Tale confronto si sta sviluppando su più livelli (culturale, sociale e istituzionale) per gettare le basi di un programma di gestione condiviso da più regioni adriatiche occidenatli e orientali. Da questo lavoro potrà scaturire domani una possibile candidatura Unesco del Mare Adriatico, quale iniziativa atta a difendere, tutelare e valorizzare un patrimonio di civiltà, di ambienti e di paesaggi che ha nel mare il suo principale ‘scultore’ e artefice. Potete trovare e diffondere – anche attraverso il vostro portale – la Petizione sul link :

    Petizione “Adriatico Bene dell’Umanità”

    Aderisci alla Petizione e firmala su

    http://www.petizionepubblica.it/?pi=P2011N6697

  37. IMPORTANTE
    Messaggio ricevuto dal Dr. Francesco Vetruccio – Vice Sindaco di Otranto

    Condividiamo come Comune di Otranto
    tutte le preoccupazioni
    espresse in questo appello.

    Francesco Vetruccio Vice Sindaco Comune di Otranto

  38. IMPORTANTE

    Entra in vigore il nuovo D.Lgs 121/2011

    I reati ambientali diventano illeciti penali.

    Dal 16 Agosto 2011 è entrato in vigore il nuovo D.Lgs 121/2011
    -pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 01 Agosto 2011- che recepisce due
    direttive dell’Unione Europea: la 2008/99 e la 2009/123. Le direttive
    impongono sanzioni penali per le condotte illecite ai danni
    dell’ambiente.

    Scarica il testo del D.Lgs 121/2011 a questo link:

    http://www.proceduresga.it/esempi/DLGS121-11.pdf

  39. “Serata d’onore”
    Vaste, 28 agosto 2011

    Intervento della Prof.ssa Carla De Nunzio
    Presidente dell’Osservatorio di Belloluogo – Lecce

    APPELLO

    IN DIFESA DEL MARE DELLA PUGLIA E DELLE COSTE DEL SALENTO

    “Un grave pericolo insidia il nostro ambiente e le nostre vite…”

    La Prof.ssa Carla De Nunzio, Presidente dell’Associazione Ideale Osservatorio Torre di Belloluogo, ha rivolto alle Autorità e agli illustri ospiti un accorato appello contro il pericolo del rilascio da parte del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare delle concessioni alle compagnie petrolifere per l’attività di ricerca e di estrazione del petrolio dai mari del Salento e della Puglia, citando le parole del messaggio dell’Arcivescovo Metropolita di Lecce Mons. Domenico d’Ambrosio:

    “La tutela dell’ambiente e della integrità delle bellezze che il Creatore ci ha affidato è compito dei singoli ma soprattutto delle istituzioni che vivono una strana discrasia con le attese e le reali esigenze del nostro territorio che non può essere deturpato e offeso.”

    La Presidente dell’Associazione Ideale Osservatorio Torre di Belloluogo ha concluso l’intervento facendo riferimento alle interrogazioni parlamentari sulla questione della concessione delle autorizzazioni alle trivellazioni petrolifere presentate al Presidente del Consiglio ed ai Ministri competenti dal Sen. Rosario Giorgio Costa, lodandone l’impegno ed auspicando che il suo esempio venga seguito dall’intera Deputazione parlamentare salentina

    La Presidente dell’Associazione Ideale Osservatorio Torre di Belloluogo rivolge un sentito ringraziamento all’illustre amico e collega Prof. Fernando Sammarco, “Arthas”, Presidente del sodalizio dell’Hetairia “I Leoni di Messapia”, per aver voluto generosamente promuovere l’importante manifestazione culturale.

  40. Cursi, 30 agosto 2011

    SALVIAMO L’ADRIATICO E IL SALENTO DALLE TRIVELLAZIONI IN MARE

    Ancora una volta questo Governo si dimostra insensibile ad ascoltare la voce del popolo che invoca con forza il “Principio di precauzione” alla tutela preventiva dell’interesse pubblico ambientale.
    La possibile azione devastante che potrebbe colpire il patrimonio ambientale del mare pugliese e tutto l’indotto del turismo locale, non ha fermato il Ministero dell’Ambiente a rilasciare le autorizzazioni alla “Società Northern Petroleum” per avviare le ricerche di idrocarburi nella zona antistante la costa adriatica pugliese, dalle Isole Tremiti a Otranto, e a pochi chilometri dalla riva.
    Così, al danno all’ambiente e alla salute che i salentini sopportano, a causa dell’inquinamento dell’aria da parte di alcune Aziende operanti nei territori di Taranto, Brindisi e Lecce; ai danni al territorio agricolo, naturalistico e paesaggistico derivanti dalla lottizzazione selvaggia e senza
    scrupoli dell’utilizzo del sole e del vento per mega impianti fotovoltaici e eolici che stanno modificando l’aspetto visivo e culturale dei luoghi; si aggiungerà ora il danno dell’attività estrattiva dell’oro nero (petrolio) in mare, distruggendo alcune di quelle poche risorse compatibili rimaste al
    Salento, “un’acqua cristallina, salubre, trasparente ed una pesca ancora sostenibile”.
    Naturalmente non possono valere le rassicurazioni del Ministero circa il sistema non invasivo della ricerca e della trivellazione dei fondali marini, quando sappiamo che negli ultimi anni gravissimi incidenti si sono verificati, non ultimo quello nel Golfo del Messico, i cui danni ambientali dalla
    fuoriuscita di petrolio sono irreversibili. Se si tiene conto poi dell’irrilevante beneficio economico che lo Stato trae dalla concessione dell’utilizzo dei propri beni, pagato in questo caso dalle multinazionali del petrolio, ci si rende conto sempre di più quanto è assurdo e irrazionale correre il
    rischio di mettere in crisi settori vitali, quali il turismo, la pesca, la qualità della vita e dell’aria.
    A conferma che per questo Governo l’interesse pubblico non è prevalente, basta leggere il Decreto legislativo 121/2011 di attuazione della direttiva CE 99/2008 sulla tutela penale dell’ambiente approvato in data 7 luglio, con il quale, anziché rafforzare le misure di tutela in materia di protezione di esemplari di specie protette e i relativi habitat, si consente, in modo irresponsabile, tolleranza a chi danneggia. La Società Northern Petroleum potrà quindi, nell’ambito delle sue ricerche di estrazione di idrocarburi in mare danneggiare l’habitat marino, tanto sarà sempre difficile dimostrare per l’organo di controllo se l’azione ha riguardato una quantità “trascurabile” o meno e abbia avuto un impatto “trascurabile” o meno sullo stato di conservazione della specie, come recita l’articolo di legge.
    E’ necessario ed urgente allora, nell’interesse della Puglia, del Salento, della difesa delle risorse marine, dell’economia di questo territorio, intervenire con forza presso il Governo per far sentire la voce di dissenso contro le autorizzazioni per la ricerca di idrocarburi già rilasciate e per quelle in itinere.
    I Salentini, che in più occasioni hanno già espresso piena convinzione a favore delle energie rinnovabili, attuate in modo razionale e compatibile, hanno già iniziato la loro battaglia civile per esprimere contrarietà a questo nuovo e scellerato atto da parte del Governo. Non per presa di posizione o per fare del no la ragione della propria identità, come spesso vengono additati coloro che credono in un progetto di sviluppo diverso, bensì per preservare e valorizzare l’esistente e garantire alle future generazioni stesse opportunità.
    La Provincia di Lecce e tutti i suoi 97 Comuni, se ne condividono le ragioni e le preoccupazioni della protesta, adottino a breve un atto consiliare di contrarietà alla ricerca di idrocarburi nelle acque dell’Adriatico e lo inviino al Ministero per bloccare qualsiasi attività in corso e futura.
    La Regione Puglia lo ha già fatto, predisponendo anche una proposta di provvedimento di legge di “divieto di prospezione, ricerca e coltivazione d’idrocarburi liquidi” per salvare l’Adriatico dalla speculazione delle società petrolifere.
    Affrontiamo allora uniti questa campagna e forse riusciremo ancora a fermare l’azione del Governo e della Società Northen Petroleum, che, sicuramente, non ha a cuore le sorti dell’Adriatico, della Puglia e del Salento.

    Nicolino Sticchi

    già Presidente della Commissione Ambiente della Provincia di Lecce

  41. Il Salento e i silenzi della cultura

    di Claudio Scamardella, Direttore del “Nuovo Quotidiano di Puglia”.

    Commento:

    Come può la cultura del Salento restare insensibile alle trivellazioni?
    Un editoriale che aspettavamo e che condividiamo.
    Come può la cultura del Salento dimenticare che il suo bellissimo mare
    sta per essere trivellato per fini petroliferi? Come può non ascoltare,
    a tal proposito, l’appello lanciato dal vescovo Domenico D’Ambrosio?
    Come può rimanere indifferenti alle numerose iniziative prodotte contro
    il petrolio dall’Associazione ideale Torre di Belloluogo?

    Michele Eugenio Di Carlo

    http://www.quotidianodipuglia.it/articolo.php?id=161067

  42. L’enorme pericolo che incombe sul Salento e su tutto il mare Adriatico

    Per avere un’idea di quale sconvolgimento rappresenterebbe la
    concessione delle autorizzazioni alle trivellazioni petrolifere in
    Adriatico per il nostro ambiente e per le nostre vite e per quelle delle
    future generazioni di salentini, pugliesi e per tutti gli abitanti dei
    paesi che si affacciano sul Mediterraneo, occorre assommare tutti gli
    effetti dell’inquinamento causato dalla centrale elettrica a carbone
    dell’Enel a Cerano, dello stabilimento siderurgico dell’ILVA di Taranto,
    del Petrolchimico di Brindisi e di tutti gli stabilimenti industriali
    che insistono nei nostri territori, degli scarichi inquinanti delle zone
    industriali delle sei province pugliesi, dei siti delle discariche
    autorizzate (e di quelle abusive), dello smog causato da traffico
    automobilistico nei centri urbani, ecc. ecc.
    Per poter immaginare i potenziali effetti devastanti di una catastrofe
    ambientale derivante dalla rottura e dalla fuoriuscita del petrolio da
    una piattaforma petrolifera installata in prossimità delle nostre coste
    basta elevare la spaventosa sommatoria dei fattori già esistenti
    dell’inquinamento nella nostra regione all’ennesima potenza e ottenere
    il quadro realistico dell’enorme pericolo che incombe sul Salento e su
    tutto il mare Adriatico.

  43. Lettera di protesta
    inviata ai Presidenti della Provincia di Brindisi e della Provincia di Lecce

    Al Signor Presidente della Provincia di Lecce Dott. Antonio Gabellone
    (inviata da beniaminopiemontese@gmail.com a presidenza@provincia.le.it)

    Al Signor Presidente della Provincia di Brindisi Dott. Massimo Ferrarese
    (inviata tramite PEC da beniamino.piemontese@postacertificata.gov.it
    a provincia@pec.provincia.brindisi.it)

    “Grande Salento” svegliati !!!

    E’ notizia “fresca fresca” di oggi, data proprio dal “Nuovo Quotidiano di Puglia” nell’articolo di Pamela Spinelli: a Brindisi: partono le trivellazioni in mare. Eni sta per avviare l’attività di estrazione.

    Mentre si discute e si parla di cultura, di Lecce e del Salento, partono
    le trivellazioni in mare al largo delle coste brindisine.

    “Grande Salento” svegliati !!!

    Beniamino Piemontese

    Lecce

  44. Spectrum Geo

    Un unico gigante ha presentato richiesta di ispezioni sismiche lungo tutta la riviera adriatica.

    Sull’autore di questo comunicato
    http://www.csun.edu/~dorsogna

    Immagini e testi relativi alla concessione Spectrum sono qui:
    http://dorsogna.blogspot.com/2011/08/la-madre-di-tutti-i-mostri-petroliferi.html

    ——————————-

    In data 5 Agosto 2011 la societa’ inglese Spectrum Geo LTD ha
    presentato richiesta di autorizzazione presso il Ministero dell’Ambiente
    per eseguire ispezioni sismiche nel mare Adriatico con la tecnica
    dell’airgun e alla ricerca di petrolio.

    Le due concessioni in giacenza al Ministero sono la d1 BP SP e la D1
    FP SP, e spiccano per la loro estensione territoriale: oltre 30 mila
    chilometri quadrati lungo tutta la costiera Adriatica da Rimini fino a
    Santa Maria di Leuca, investendo dunque Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, a circa 25 chilometri da riva.

    Le ispezioni sismiche si eseguono tramite violentissimi spari di aria
    compressa rivolti verso i fondali marini. Le onde riflesse forniscono
    informazioni sui giacimenti di idrocarburi nel sottosuolo. Numerosi
    studi scientifici mondiali attestano la loro estrema dannosita’ per le
    specie marine: gli spari airgun possono causare spiaggiamenti, lesioni,
    morte di cetacei, pesci e specie bentonitiche anche a centinaia di
    chilometri di distanza dal punto di impatto.

    La Spectrum e’ una societa’ a responsabilita’ limiitata che intende
    commercializzare i suoi dati a ditte straniere. Data l’entita’ del
    progetto e la vicinanza alla riva delle ispezioni sismiche, il rischio a
    cui si va incontro e’ di avviare un irreversibile processo di
    petrolizzazione dell”Adriatico intero con pozzi e infrastruttura
    petrolifera lungo il litorale, rischi di subisdenza, scoppi, perdite di
    petrolio, deturpazione del paesaggi, stravolgimenti della qualita’ della
    vita e pochissimi benefici per i cittadini italiani.

    Il mare Adriatico e’ un mare fragile, chiuso, con lenti ricambi di
    acqua, gia’ sottoposto a decine e decine di concessioni petrolifere
    avanzate lungo la costa dei Trabocchi, alle isole Tremiti, in Salento,
    lungo la riviera emiliana e marchigiana, da parte di ditte straniere che
    ripetutamente affermano ai loro investitori che trivellare in Italia e’
    facile ed economicamente conveniente. Lo stesso scenario si ripete nel
    mar Ionio e in Sicilia.

    Esortiamo il Ministero dell’Ambiente, la classe dirigente delle
    regioni interessate a farsi portavoci delle preoccupazioni dei cittadini
    e di attivarsi per leggi che proteggano maggiormente il nostro
    patrimonio ambientale comune.

    Lungo le coste americane pacifiche ed atlantiche vige il divieto
    assoluto di trivellare e di eseguire ispezioni sismiche a 160 chilometri
    da riva per proteggere turismo ed ambiente.

    Occorre una visione lungimirante anche per il mare Adriatico e di
    leggi che lo proteggano dalle trivellazioni selvagge, coinvolgendo anche
    le comunita’ costali della ex-Yugoslavia e con l’interdizione di nuovi
    pozzi petroliferi su tutta la sua superficie.

    L’Adriatico non e’ il golfo del Messico, ma il mare degli italiani.
    Merita di essere protetto per il godimento delle generazioni presenti e
    future e non venduto al miglior offerente straniero in cambio di pochi
    spiccioli.

    Los Angeles, 1 Settembre 2011

    Maria R. D’Orsogna, PhD
    Associate Professor
    Department of Mathematics
    Institute for Sustainability
    California State University at Northridge
    Santa Susana Hall, 123
    18111 Nordhoff Ave
    Los Angeles, CA 91330
    http://www.csun.edu/~dorsogna
    1 818 677 2703

    Dante Caserta
    Consigliere Nazionale WWF Italia

    Fabrizia Arduini
    Emergenza Ambiente Abruzzo

    Guido Pietroluongo
    Italia Anti Whaling Events

    • Spectrum: che brutto nome!

      All’orecchio questa parola mi suona spettro, fantasma (anche se il termine sta a significare anche lo spetto elettromagnetico.

      E poi, in modo molto sinistro, Spectrum mi ricora la SP.E.C.T.R.E. (acronimo di SPecial Executive for Counter-intelligence, Terrorism, Revenge and Extortion) l’organizzazione criminale immaginaria presente nella serie dei film di James Bond. La SPECTRE è guidata da Ernst Stavro Blofeld. Fa la sua prima comparsa nel romanzo di Ian Fleming “Operazione tuono (Thunderball, 1961) e poi nel primo dei film di James Bond “Agente 007 – Licenza di uccidere” (Dr. No, 1962), fino a “Agente 007 – Una cascata di diamanti” (Diamonds Are Forever, 1971).

      Poi un altro ricordo sinistro:
      “Uno spettro si aggira per l’Adriatico…”

  45. Vale la pena ricordare che spectrum in latino significa immagine e che è dal verbo spècere=guardare. La nostra (si fa per dire…) Spectrum probabilmente è un acronimo (come stanno veramente le cose, almeno quanto al nome, molto probabilmente non lo sa neppure il suo più alto dirigente remunerato in modo faraonico). E poi, a me questo nome ricorda la voce “speculazione” che, guarda caso, ha la stessa etimologia di spettro; tale voce, naturalmente, non va intesa in senso filosofico, cioé, come recita qualsiasi buon vocabolario ricerca avente come unico scopo il conoscere senza intenti pratici o applicazioni tecniche, ma nel senso (oggi di grande attualità e successo…), pure questo riportato da qualsiasi vocabolario, di attività, azione intesa a conseguire un vantaggio personale o di gruppo sfruttando senza scrupoli una situazione sfavorevole ad altri.

  46. Trivellazioni petrolifere al largo di Brindisi e nel mare del Salento.
    Oggi il Nuovo Quotidiano di Puglia vi dedica un’intera pagina.
    I politici: “noi non ne sapevamo nulla!”
    Poveretti, ma che ci stanno a fare?!

    • Le ultime parole del servizio giornalistico ripreso dal canale Vignacastrisi di YouTube dicono:
      “Una drammatica realtà che è andata avanti nel silenzio generale”.
      Sbagliato!
      E’ dal 26 luglio che vi abbiamo tempestato la redazione di comunicati allarmanti e documentatissimi e vi abbiamo trasmesso per conoscenza tutte le lettere ai ministri, ai parlamentari, ai rappresentanti istituzionali della nostra provincia, e ai sindaci.
      Volete vedere le copie delle nostre lettere a voi indirizzate?
      Volete che io ve le mostri per rinfrescarvi la memoria?
      La verità è che avete sottovalutato e che avete sottaciuto la terribile notizia che vi abbiamo documentato in modo preciso e drettagliato.
      Abbiamo fatto i sit-in e le proteste ufficiali.
      E voi niente…
      Ora finalmente avete capito.
      Meno male, era ora.
      Come si dice:”meglio tardi che mai”.
      Ma non dite menzogne.
      Dite: “Non ci credevamo, non ci potevamo credere, non ci volevamo credere…”.
      Ma non dite falsità.

  47. PROVINCIA DI LECCE
    Ufficio del Difensore Civico

    Lecce, 12 settembre 2011

    Al Sig. Beniamino Piemontese
    Associazione Ideale
    Osservatorio Torre di Belloluogo

    Egregio sig. Piemontese,
    Le invio copia della lettera che ho scritto al Ministro Prestigiacomo in merito alla deprecata ipotesi di autorizzare ricerche petrolifere in Adriatico.
    Se in passato sono state disposte, è assurdo continuare nell’errore! Come ha constatato, la reazione degli Enti locali e della Regione testimonia quanto sia condivisa la Sua protesta per la quale Le esprimo il più sincero ringraziamento.
    Mi creda

    Suo Giorgio de Giuseppe

    ……..

    Lettera del Difensore Civico della Provincia di Lecce
    al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

    PROVINCIA DI LECCE
    Ufficio del Difensore Civico

    Lecce, 12 settembre 2011

    All’On.le Stefania Prestigiacomo
    Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

    On.le Ministro,
    la notizia che la società petrolifera inglese Notherm Petroluem ha avanzato richiesta di autorizzazione a trivellare le coste del Basso Adriatico costituisce serio, giustificato motivo di allarme da parte della nostra comunità.
    L’Adriatico – è ben noto – è sostanzialmente un canale stretto e chiuso, non un oceano. Se possono esserci problemi in mare aperto, pensiamo a cosa accadrebbe in un mare stretto, lungo e chiuso se si verificano incidenti a seguito delle perforazioni.
    La concessione di cui trattasi riguarda operazioni a 20 km. dalla costa, mentre negli U.S.A. il limite per le trivelle è di 160 km dalla riva. Eppure, la costa americana ha subito recentemente offese drammatiche a causa degli idrocarburi.
    Le località interessate sono tutte a rilevante economia turistica sviluppatasi perché le istituzioni ed operatori sono riusciti ad inserirsi in questi ultimi anni in correnti sempre più ragguardevoli di turisti. E’ stato difficile superare impreparazione e perifericità! Ora, non si può compromettere, in settore competitivo come il turistico, quanto faticosamente è stato conquistato. Si tratta di successi non definitivi, da confermare ogni anno.
    Nella mia qualità di Difensore civico della Provincia di Lecce ho il dovere di segnalarLe le diffuse e motivate proteste dei concittadini, che faccio anche mie.
    Le chiedo, signor Ministro, di non vanificare la speranza delle popolazioni, di non frustrare le aspettative, di non tradire la loro volontà di progresso, duramente perseguita. A vantaggio di cosa, poi? Di una società estera, libera di vendere l’eventuale petrolio a chi meglio lo pagherà, riservando solo 4% della ricchezza, pericolosamente estratta, alle comunità locali.
    Confido nella Sua sensibilità ed associo la mia alle tante proteste che in merito sta ricevendo.

    Distinti saluti

    sen. Giorgio de Giuseppe

  48. RINGRAZIAMENTI

    L’Associazione Ideale Osservatorio Torre di Belloluogo ringrazia di cuore il Sen. Giorgio de Giuseppe Difensore Civico della Provincia di Lecce per il suo autorevole intervento istituzionale a difesa della Comunità e dell’Ambiente con il suo “Appello in difesa del mare” indirizzato al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

    Carla De Nunzio (presidente)

    Beniamino Piemontese (socio fondatore)

  49. Ringrazio il carissimo amico Prof. Fernando Sammarco, Arthas, Presidente de “I Leoni di Messapia” per aver divulgato e reso noto a tutti i soci dell’Hetairia l’APPELLO IN DIFESA DEL MARE del Sen. Giorgio de Giuseppe,Difensore Civico della Provincia di Lecce.

    Ricordo quanto già fu fatto a Vaste nella “Serata d’onore estiva 2011” dedicata “RE ARTHAS LEONE DI MESSAPIA e LA GRANDE PHILIA MEDITERRANEA” in cui venne dato spazio all’intervento “Un grave pericolo insidia il nostro ambiente e le nostre vite…” della nostra associazione
    http://www.torredibelloluogo.com/vaste.htm

    Al Presidente Fernando Sammarco e a tutti i “Leoni di Messapia” va il nostro grazie per quanto fatto a sostegno di questa nobile causa,

    Carla De Nunzio
    Associazione Ideale Osservatorio Torre di Belloluogo

  50. NO PASARAN, a tutela dell’Adriatico

    Articolo pubblicato il 22/09/2011 su Fuoriporta.info

    Sono due dinosauri, si muovono con agilità e padronanza nella foresta
    giurassica del business e degli affari petroliferi. Hanno nomi oscuri
    per noi garganici, abituati alla seppia ripiena e alle trigliozze di
    settembre. Non promettono nulla di buono e, soprattutto, non perdono
    tempo.

    A loro non interessa “l’equilibrio ambientale; la bellezza dei luoghi;
    il sentimento delle popolazioni; il vivere in armonia con il creato; i
    ritmi lenti”, tutto questo è poesia, non c’azzecca nulla con il petrolio
    e la caccia a nuovi giacimenti. Il loro mestiere è bucare, trivellare,
    sondare, scavare, rompere, sporcare.

    Si chiamano Northen Petroleum e Spectrum Geo L.T.D, sono munite di
    permesso del Governo italiano il quale, con una celerità ed una
    discrezione senza pari nella pubblica amministrazione, ha autorizzato
    trivellazioni in buona parte dell’Adriatico. Possono muoversi
    liberamente dall’Abruzzo a Santa Maria di Leuca, sfiorando le isole
    Tremiti senza tanti fronzoli e cautele. Possono mitragliare in
    continuazione violenti getti d’acqua a fortissima pressione per leggere
    il sottofondo marino, con buona pace per tutto il sistema di mare, la
    fauna e il novellame.
    Contro questo “sacco dell’Adriatico” si sono mobilitate le Associazioni
    ambientaliste, Italia Nostra, regioni, comuni, semplici cittadini,
    artisti.

    E’ stata Maria Rita D’Orsogna, professore associato di matematica presso
    l’Università di Los Angeles, a lanciare l’allarme sull’iter burocratico
    della Northen Petroleum per avviare le trivellazioni in Adriatico. Si
    mobilitavano prontamente il Comitato per la tutela del mare Adriatico,
    guidato da Michele Eugenio Di Carlo, a Vieste e Teresa Maria Rauzino del
    Centro Studi Martella a Peschici: Questi esprimevano chiaramente la
    propria contrarietà alle ispezioni sismiche, producevano osservazioni al
    Ministero dell’Ambiente, prendevano contatti con l’associazionismo del
    Salento e i media per allertare tutto il territorio. L’appello partito
    dal Gargano veniva raccolto da Carla de Nunzio e Beniamino Piemontese
    dell’Associazione Ideale “Osservatorio Torre di Belloluogo” di Lecce,
    rompendo un sonnacchioso atteggiamento di stampa e autorità, al punto da
    costringere Piemontese ad annunciare un sit-in al Palazzo della
    provincia di Lecce e subito ricevuto dal Presidente della provincia, On.
    Antonio Gabellone, che rassicurava sulle iniziative da intraprendere a
    tutela del mare salentino.

    La Chiesa pugliese prendeva posizione con l’adesione di Monsignor
    Domenico D’Ambrosio, Arcivescovo di Lecce e nativo di Peschici, che così
    si esprimeva:” Si fa davvero fatica a capire le scelte politiche che
    stanno alla base dell’autorizzazione concessa dal Ministero
    dell’Ambiente per trivellare il nostro mare. Aumenta sempre di più la
    distanza, l’assenza e l’incapacità a raccogliere le istanze che vengono
    dal basso e reclamano un’attenzione, un impegno, una civile
    responsabilità che soprattutto le istituzioni devono promuovere.”

    Mentre il Carpino Folk Festival dedicava l’edizione 2011 al “Patrimonio
    Culturale dell’Acqua” quale riflessione e connubio tra arte, musica e
    parola per generare azioni concrete a modificare l’incerto e precario
    futuro dell’uomo.
    Vico del Gargano dedica, in questi giorni, una mostra fotografica di
    Michele Parracino, sulle sorgenti e i ruscelli che sfociano in mare,
    quale contributo alla tutela del bene più prezioso per l’umanità.

    L’acqua”…è fiume e mare, è dolce e salata, è nemica ed amica, è confine
    e infinito, è principio e fine” erano le parole simboliche di una
    edizione dove la cultura dei beni immateriali del Gargano si metteva
    generosamente a disposizione per contribuire decisamente a difendere e
    tutelare l’ambiente e il territorio e dove l’illustre artista Luca
    Bassanese, con “ La leggenda del pesce Petrolio”, coglieva concretamente
    quella che costituisce la più grande emergenza dei nostri tempi:
    “ l’inquinamento dei Mari e degli Oceani ad opera dell’uomo e della sua
    avidità…”

    Il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ha dichiarato:” Non
    ci piace l’attenzione del Governo ai nostri fondali marini.”

    La festa di Santa Maria di Calena, a Peschici, è stata l’occasione, per
    il mondo associativo e culturale del Gargano, di riprendere i contatti e
    porre in essere iniziative comuni per affrontare lo sviluppo sostenibile
    e la tutela del territorio garganico. L’incontro ha riguardato la salute
    del mare e dei suoi abitanti, la minaccia delle trivellazioni e le
    criticità a cui il mare è sottoposto.

    E’ stato il momento per suggellare il “Ponte Ideale” fra Salento e
    Gargano a difesa dei mari di Puglia e a tutela del territorio, che i
    contatti e i rapporti culturali tra persone e associazioni sono
    possibili, anche a distanza di centinaia di chilometri, se ci sono delle
    aspirazioni e delle idealità in comune.

    Carla De Nunzio ha scritto.”L’incontro a Calena, dedicato alle gravi
    emergenze costituite dalla tutela del mare del Gargano e della Puglia
    intera, della lotta contro i veleni depositati e celati in modo
    criminale sul fondo del mare e contro il pericolo ormai imminente delle
    perforazioni e delle trivellazioni petrolifere da parte delle compagnie
    estere e nazionali, tanto cara al nostro Arcivescovo Mons. Domenico
    D’Ambrosio, peschiciano e leccese insieme, incarna davvero nella sua
    persona il “ponte ideale” tra il Gargano e il Salento che noi abbiamo
    come meta ideale, culturale e spirituale.”

    Teresa Maria Rauzino e Michele Eugenio Di Carlo, hanno dichiarato:” Se
    inizieranno a trivellare al largo di Brindisi, l’associazionismo vero,
    la cultura autentica, l’informazione libera del Gargano muoveranno verso
    il Salento in difesa dei mari della Puglia, anche per riaffermare una
    dignità da cittadini attivi e consapevoli.”

    Articolo a cura di Michele Angelicchio

    http://www.fuoriporta.info/articolo2678-1/attualit%C3%A0/no-pasaran+-a-tutela-dell%E2%80%99adriatico.html

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