Libri/ Il Segreto del gelso bianco

Il Segreto del gelso bianco

di Antonella e Franco Caprio
(Besa editrice)

26 agosto 2010 h. 17,30 al Fuori Rotta (Campomarino di Maruggio, Taranto)

La terra brunita spaccata dal sole, la fragranza delle scorze degli
agrumi che ardono nel braciere, il sapore della frutta appena colta
dall’albero, il gracchiare delle prime radio… è la Puglia della prima
metà del ‘900: una realtà rurale che rivive concretamente nelle pagine
del Segreto del gelso bianco (Besa Editrice, pp. 368, euro 18).
Antonella e Franco Caprio, con una prosa lirica e delicata che non
disdegna la mimesi di termini e costrutti dialettali, ricostruiscono
la propria saga famigliare, limitandosi a modificare solo i nomi di
luoghi e persone. Scorrono, così, dinanzi agli occhi del lettore,
innumerevoli personaggi di un mondo che fu: la figura arcigna del
bisnonno Federico Di Lauro, che emigra in America per cercar fortuna,
e forse anche per sottrarsi alle responsabilità di padre e di marito;
il nonno Pietro, costretto a diventare adulto prima ancora che
ragazzo, legato alla terra non meno che ai suoi cari; la sua prima
moglie Giulia, divorata dalla malattia, e poi Rosa, destinata a
colmare quel vuoto; e tanti altri ancora. Gradatamente però, il centro
ideale del romanzo diventa Marianna, figlia di Pietro e di Rosa e
madre dei due autori, colei che «strappava alla vita i mesi, le
settimane, i giorni, le ore e gli attimi, fino a poco tempo prima,
perduti in un letto di ammalata». È lei ad aver trasfuso i suoi
ricordi, gli aneddoti vissuti e quelli ascoltati in un diario divenuto
poi questa pregevole opera letteraria… Merito di Antonella e Franco
Caprio è anche quello di aver saputo bilanciare tragicità e ironia,
talvolta combinandoli senza stridore, come quando Marianna è sotto i
ferri del chirurgo e il padre «sentiva sua moglie parlottare e pur non
credendo nella totale efficienza della preghiera, sapeva che Rosa coi
santi ci sapeva fare e che aveva una certa influenza su di loro, per
cui la lasciò procedere, sperando in bene».

(Giovanni Turi – Puglialibre)

Info:
www.besaeditrice.it

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